Duro attacco degli albergatori all’Autorità portuale di Livorno. Ecco il testo della lettera pervenutaci.
“Devo richiamare la massima attenzione – scrive De Ferrari – sull’organizzazione del Porto di Piombino perché l’attuale impostazione ostacola l’arrivo dei turisti all’Elba. E’ successo due volte: per il secondo sabato consecutivo la coda di auto che si è formata ha fatto prima di poter imbarcarsi. Il commento più benevolo è stato: ‘Bel biglietto da visita per l’Elba’. Evitiamo di riportare quelli irrepetibili, con il giuramento di non tornare mai più sull’isola, mandando in fumo sforzi economici promozionali ingenti e causando un inizio di soggiorno tutto in salita.
Purtroppo la colpa è grave. Nel mese di Aprile, con spirito costruttivo eravamo andati a parlare con i responsabili della Port Autorithy, avevamo chiesto cartelli luminosi funzionanti, magari prima delle barriere, che riportassero gli orari e i prezzi delle compagnie. E ancora carrelli portabagagli, segnaletica, azioni promozionali con giornalisti, tempestività dei dati di passaggio perché importanti per poter seguire in tempo reale l’andamento della stagione, pensando che l’organizzazione dei piazzali avesse la stessa funzionalità degli anni scorsi. Invece l’accorpamento della Port Autorithy di Piombino con Livorno è risultata deleteria e molto pericolosa per l’Elba. Evidentemente è stato perso il controllo della situazione locale. Non si era mai verificato che in due ordinari week end di fine giugno , dopo aver risolto l’ostacolo delle barriere abbassate per chi veniva all’Elba, si verificasse un ingorgo tale di autovetture. Non spetta a noi verificare a fondo i motivi di quanto avvenuto, ma ci hanno riferito che a causa del guasto ormai prolungato di una nave Moby e della riduzione delle corse su Cavo (il Bastia trasferito in altra rotta), non si sono potuti svuotare i piazzali, anche vista la presenza di circa 800 auto in partenza per la Sardegna. Ci pare evidente che è meglio avere corse più frequenti, che poche e con navi troppo grandi; crediamo si possano utilizzare i piazzali adiacenti, non usufruiti, per situazioni di traffico superiore al normale; è evidente che non si può dirigere il traffico locale dagli uffici di Livorno. La nostra diffidenza è stata confermata in un incontro avuto con un responsabile della promozione a Livorno, che confermò la sua attenzione per le crociere che portano soldi all’Ente, mentre il traffico per l’Elba non comporta alcun beneficio economico, tutt’altro. L’economia turistica elbana dipende dall’organizzazione del Porto di Piombino, e non mi è per questo consentito soprassedere. Se i disservizi dovessero ripetersi, visto il danno ingente causato in queste tre occasioni (il primo era dovuto alle barriere chiuse, ora risolto) ci vedremmo costretti a chiedere l’intervento urgente del Ministero dei Trasporti. Quanto al sindaco Giuliani, che si è permesso di osservare che Piombino del traffico dell’Elba vede solo i costi e vorrebbe i proventi della tassa di sbarco, mi permetto di sottolineare che gran parte dei finanziamenti ricevuti dal suo comune per la viabilità da Regione e Governo sono dovuti alla fortuna di essere la porta di accesso all’Elba. Abbiamo sempre collaborato con gli Enti piombinesi, ricordo di avere sostenuto il nuovo collegamento del treno con Campiglia, così come abbiamo concorso nell’attivare un bus che colleghi l’aeroporto di Pisa con gli alberghi di San Vincenzo e Piombino. Abbiamo inoltre stipulato un accordo con i i taxi e infine, ma non per ultimo, le aziende elbane danno lavoro ai cittadini di Piombino. Signor Sindaco – conclude quindi il presidente degli Albergatori elbano De Ferrari – bisogna affrontare i problemi insieme e non cercare di scaricare le colpe ad altri”.