Criminalità e omertà. Razzismo e media. L’esempio della città di Cascina

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Molte volte la micro criminalità ed i razzismo hannp terreno fertile con l’aiuto inconsapevole delle istituzioni, dei cittadini e a volte della stampa.

Prendiamo per esempio un caso che ho recentemente assisito a Cascina, in provincia di Pisa.
Nella notte un bar del corso principale è stato preso d’assalto da alcuni malviventi che con un furgone hanno sfondato la porta e cercato di portar le macchinette slot. Per fortuna non ci sono riusciti.

La mattina dopo al proprietario del bar c’è stto un susseguirsi di visite. Istituzioni, privati cittadini e stampa.
Le istituzioni locali hanno manifestato il loro disappunto per quanto accaduto, ma non rispondono con fatti concreti alla ripresa economica di questa via, ripresa che vorrebbe dire anche maggiore sicurezza.

I cittadini? Anche loro fanno la loro parte non aiutando coloro che svolgono funzioni di controllo del territorio. Un grado di omertà, molto simile a quello di alcuni villaggi dell’entroterra siciliano, che vede nel tutore della legge un suo nemico perchè in lui vede lo Stato. Sarebbe opportuno che certe ideologie, già cancellate dalla storia, siano cancellate anche dalla vita quotidiana.

E la stampa? Pubblica sentenze senza approfondire l’argomento.
Non può essere accusato un locale che ha deciso di mettere a disposizione i suoi servizi oltre che ai cittadini italiani anche agli stranieri, di scarsa professionalità.
E non si può colpire con un articolo un imprenditore perchè non vuole rilasciare dichiarazioni perchè, magari ha ancora lo stress di quanto accaduto e mille cose da fare.

E’ questo il vero razzismo di cui ho paura. Un razzismo fatto di silenzi, fatto di sordità che porta sempre più distanti le culture e le persone che hanno deciso di vivere nella stessa città. Un razzismo fatto di articoli che dicono e che non dicono, basta vendere qualche copia in più.

Allore queste tre componenti della società dovrebbero modificare in meglio il proprio comportamento con atti significativi: le istituzuoni promuovendo iniziative tendenti all’inserimento degli stranieri (Festa della cucina internazionale), i cittadini essere consapevoli che Carabinieri e Polizia sono dalla parte delle legge e quindi dalla parte nostra, ed infine i media che nei loro articoli non dovrebbero scrivere la nazionalità del soggetto che ha commesso un reato o un’infrazione, perchè o si mette la nazionalità di tutti ivi comrpesa quella italiana o non la si mette a nessuno.

Dopo, saremmo forse più forti, più sicuri e più giusti.

Riccardo Cacelli

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