Ancora donne che pensano solo a donne. Mi chiedo se davvero hanno capito cosa vuol dire politica, cosa vuol dire essere eletti per rappresentare i cittadini tutti. Ci ritroviamo un Ministero Pari Opportunità formato esclusivamente da donne (al contrario dovrebbe essere il più eterogeneo) che si occupano della loro categoria.
Ultima trovata, le Scatole Rosa. Ecco il testo dal sito del comune di Roma: “La scatola rosa verrà gratuitamente installata nelle autovetture di 1000 automobiliste. (poi diventate 2000) [..]. L’apparecchio è collegato ad una centrale operativa che individua il luogo da cui parte la segnalazione lancia automaticamente un SOS in caso di incidente; premendo un pulsante nella scatola, invece, la guidatrice in difficoltà può segnalare un guasto. [..] Chi aderirà avrà gratis installazione e assistenza gratuita per tre anni.”
Quindi un uomo che si ferisce gravemente (da non poter chiedere aiuto) resterà li a morire; se invece è una donna corrono i soccorsi anche se non si è fatta un graffio o si è forata una ruota.. una follia. Mi sono permesso di realizzare un piccolo spot:
http://paternita.info/scatola-rosa.html
Marco non aveva la scatola rosa. Lascia tre figli ed una moglie.
Più importante un guasto che la vita di un uomo? Forse si.. forse per queste donne, un uomo, un padre, non vale niente. Il sito del comune parla poi delle “vittime femminili al volante” (dati ACI) senza citare che le conducenti che rimangono uccise in incidenti stradali sono solo il 10% del totale. E il restante 90%? Ne vogliamo parlare di questi 4000 uomini e ragazzi che annualmente perdono la vita? Come fa un Ministero che si chiama Pari Opportunità ad occuparsi solo del 10% delle vittime?
Peccato, perché al posto delle marmitte delle signore il Ministero potrebbe pensare ad esempio ai 100.000 bambini (ed altrettanti papà) che ogni anno dice l’ISTAT ricevono una separazione non richiesta e che in buona parte dei casi li porta a perdere il legame con gravissimo danno morale e materiale. Discriminazione evidente, verso la quale il Ministero avrebbe -ampia competenza-. Drammi familiari, risolvibili semplicemente con un po’ più di equità e di giustizia. Ma il Ministero delle Donne sa.. e tace.
Posso dire in tranquillità, ma con dispiacere, che il Ministero delle Pari Opportunità non mi rappresenta. Ne come figlio. Ne come padre. E non rappresenta di certo la mia famiglia.
i migliori saluti
FABIO BARZAGLI
responsabile etico portale nazionale
paternità, infanzia e adolescenza
www.paternita.info
– L’atteggiamento (negazionista) di Eliana è una forma di razzismo assai grave perchè cerca di “coprire” qualsiasi forma di razzismo negandolo e dissuadendo anche in fatti evidenti e tristi come questo della della scatola rosa e della morte di oltre 4000 uomini, padri, ragazzi, ogni anno.
– E’ grave infatti adoperarsi per censurare questi fatti drammatici con affermazioni del tutto fuori luogo come – “ah ma anche le donne subiscono.. quindi..”. – Provate a pensare se in una cronaca di stupro, ad esempio, si affermasse – “ah però.. ci sono tante donne che fanno violenza su uomini.. quindi..”. – Davvero cattivo gusto, ma soprattutto tanta e pericolosa disonestà e antagonismo gratuito di una cultura dell’odio e ideologia della conflittualità uomo-donna che oramai appartiene al 1900. Meno male che di donne e persone così ce ne sono sempre meno. Cordialità. C.Costantini
avete ragione in tutto, ma questo sito sembra scritto da uomini che ce l’hanno con le donne e che cercano ogni occasione per criticare. guardate che gli stessi comportamenti per cui criticate le donne ce li hanno anche gli uomini…… Il razzismo, il sessismo ecc ecc. non hanno sesso …. la discriminazione è da correggere…. sempre. Ma la state facendo passare come un comportamento tipico delle donne. No eh!?!