Da Lorenzo Conti, figlio di Lando Conti, ex Sindaco di Firenze ucciso dalle
Brigate Rosse riceviamo e pubblichiamo
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Gentilissimi Presidente della Repubblica e Presidente del Consiglio dei
Ministri,
ho appreso che per la manifestazione solenne del 150° anniversario dell’Italia sono stati invitati molti Presidenti di Nazioni tra le quali il Brasile e la Francia.
Chiedo, gentilmente e serenamente, di valutare la necessità di non procedere all’invito dei Presidenti della Francia e del Brasile.
Vi ricordo, infatti, se ce ne fosse bisogno, gli atteggiamenti offensivi tenuti dal Brasile (caso Cesare battisti) e Francia (caso Petrella) nei confronti dell’Italia.
Vi scrivo questa breve lettera non spinto da vendetta, desiderio di protagonismo o quant’altro ma solamente e, ripeto, solamente per l’amore che nutro verso la nostra Patria, amore che dovrebbe essere insito anche in ogni cittadino e uomo politico che rappresenta il popolo italiano.
Il Brasile e la Francia non estradando in Italia i terroristi Cesare Battisti e Marina Petrella, entrambi accusati in Italia per pesantissimi crimini e subito fuggiti in una lunga latitanza, hanno di fatto offeso tutto il popolo italiano.
Ricordo ancora una volta che:
* I Giudici italiani, in svariati passaggi processuali, hanno condannato Battisti e Petrella. La loro condanna non è da attribuirsi alle facoltà dei singoli Giudici ma, come sappiamo, essi emettono sentenze “NEL
NOME DEL POPOLO ITALIANO”
* Le forze dell’ordine e le Guardie carcerarie non sono dei fanatici spinti dal desiderio di sparare a chiunque ma agiscono per mantenere la sicurezza e la pace. Sicuramente Battisti e Petrella NON avrebbero da temere per la loro incolumità.
* Le scelte del Brasile e della Francia creano un pericolosissimo precedente.
* Le vittime rimangono nel loro silenzioso e assordante dolore.
Visto quanto sopra, era veramente necessario invitare i presidenti della Francia e Brasile per l�anniversario della nostra amata Patria, Patria offesa proprio da questi Paesi ?
Sperando in una Vs. serena e sincera riflessione su queste brevi righe,
saluto
Lorenzo Conti, figlio di Lando Conti, ex Sindaco di Firenze ucciso dalle
Brigate Rosse il 10 febbraio 1986