Egregio direttore,
con la presente mi rivolgo a Lei e a tutti gli abitanti dell’isola d’Elba,
particolarmente quelli di Maciarello e della Conca in Comune Marciana ai risponsabili del
Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Mia moglie e io ci trasferimmo all’isola d’Elba 8 anni fa, trovammo una piccola casa sul
mare nel Comune di Marciana e ci sembrò proprio di aver trovato un angolo di paradiso dimenticato.
Non c’erano recinti intorno alle case e ognuno poteva passare dove gli pareva. Dopo un po’
però ci stavamo accorgendo che i nostri vicini, uno dopo l’altro iniziavano a recintarsi. Il
mio primo pensiero fu: avranno paura dei ladri? Ma proprio qui in quest’angolo piena di
pace?
Un bel giorno, quando tornammo da una cena da amici capií il motivo che i nostri vicini
provocava chiudersi dentro con i recinti sempre più alti.
Ciò che si offrì al nostro sguardo fu un giardino completamente devastato, bucchi a mezzo
metro di profondità, le nostre piante, limoni, arranci, albicocchi, peschi e tutti gli altri alberi
da frutta sfogliati e rovinati, fiori e verdura strappati e il terreno sembrò di essere stato
trattato da un aratro gigante.
Ci vienne a piangere.
I cinghiali hanno fatto piazza pulito e il resto che era rimasto del nostro giardino è stato
sistemato dei muffloni. Ecco perché i nostri vicini hanno cominciato a costruire recinzioni . E non vedevo
nessun’altra soluzione che.fare come loro.
Peccato sí, perché la zona era molto più bella senza questi recinti. Esprimeva un’atmosfera
più simpatica, più aperta. Proprio un’atmosfera da rapporti di buon vicinato. Ma per
proteggerci contro quelli animali che devastano tutto non vedevo nemmeno un’ altro rimedio
efficiente.
Questo ormai fu alcuni anni fa.
Nel frattempo i cinghiali e i muffloni si sono talmente moltiplicati che non bastano
nemmeno più i recinti a tenerseli lontani. I muffloni mangiano le sieppi piantate da noi
lungo la recinzione per imbellire l’aspetto brutto dei pali e reti, e siccome la loro saliva è
velenosa per alcune piante, in seguito muoiono tutte le sieppi.
Non ho menzionato ancora i sentieri, che portano alle nostre case e vengono completamente
distrutti dai cinghiali diventando intransitabili. Non parlo neanche dei vecchi muri e salti
che in centinai di anni sono stati faticosamente costruiti dei vostri antenati, che ora vengono
distrutti, crollano e pianpiano spariscono.
Non mi permetto di giudicare o di mettere in dubbio se all’epoca fu una buona decisione di
importare animali in un territorio delimitato che per mancanza di „nemici naturali“ si
moltiplicano in maniera preoccupante. Lo so che non serve a niente pentirsi di una decisione
ormai presa tanti anni fa.
Ma cari risponsabili del parco, Vi prego nel nome dei tutti gli abitanti dell’isola di decidere
ora, se volete che quest’isola nel futuro viene abitata da esseri umani o da cinghiali e
muffloni. Se non Vi sbrigate di prendere una decisione a breve termine lquell’ ultimi
conquisteranno questa meravigliosa isola e poi ci saranno loro i veri padroni della stessa.
R. Daniel Roth
Marciana