Cali in vista per la Toyota, che dopo il disastro giapponese del marzo scorso stenta a riprendere i sui ritmi.
La società dichiara che per il prossimo anno subirà un arresto del 31% del proprio utile, pari a duecentottanta miliardi di yen.
“L’economia giapponese crescerà gradualmente”spiega il colosso di auto. “I danni del terremoto sono stati molto gravi”. Ricordiamo che i morti totali sono quattordicimilasettecento, duemilaottocento feriti e undicimila dispersi. Numeri del secondo terremoto più forte della storia.
Con queste previsioni, la Toyota senza dubbio perderà il primato di miglior casa venditrice. Fra le aziende in perdita anche la Tepco, proprietaria delle centrali Fukushima, che in Borsa è andata giù. Un andamento in rallentamento, contrario a quello di paesi come India e Cina in rapida avanzata.