Luci e ombre nel rapporto del Dipartimento del lavoro americano. Da uno studio pubblicato oggi, risultano diciottomila nuovi posti di lavoro ma tasso di disoccupazione salito al 9,2%. Due notizie di termini diversi che animano il dibattito politico.
Dati poco esaltati a cui si aggiungono 14.1 di persone in cerca di un impiego. Al centro della discussione, il ruolo di Barack Obama nella ripresa. “Dopo due anni e mezzo– dice il deputato repubblicano Jeb Hensarling- è il tempo di prendersi le responsabilità”. Obama è stato nel 2008, allo scoppio della crisi mondiale. Gli Stati Uniti mantengono il primo posto nell’economia mondiale, anche se con molte criticità.
Nel messaggio di martedì scorso, il presidente si era mostrato orgoglioso della crescita raggiunta. “L’economia è in ripresa” aveva detto tramite Twitter. Oggi queste analisi, che certo non aiutano il gradimento, già precipitato alle elezioni mid-term. Per la Federal resserve, il numero dei disoccupati diminuirà in modo graduale.