Nel 2011 la crisi economica ha avuto ripercussioni significative anche sul mercato del credito alle famiglie, alle prese con le difficoltà causate principalmente da un mercato del lavoro molto debole.
Nel secondo semestre dell’anno, il declassamento del rating dell’Italia e la contrazione del Pil hanno generato una situazione critica dal punto di vista sia della domanda sia dell’offerta di credito. Inoltre, la scarsa liquidità presente nei mercati interbancari nonché il consistente aumento del costo della raccolta legato ad un elevato rischio paese e, conseguentemente, dei tassi di interesse di mercato, ha influenzato la dinamica dei prestiti concessi da banche e società finanziarie.
I prestiti personali, compresi i prestiti online, hanno mantenuto un andamento sostanzialmente stabile nei diversi trimestri a partire dal 2010, in virtù del buon posizionamento sulla clientela grazie alla caratteristica di flessibilità nell’utilizzo, mentre per i prestiti finalizzati, ossia i finanziamenti destinati all’acquisto di servizi e beni come auto e moto, l’andamento è stato più altalenante, con la domanda che ha continuato a scontare gli effetti della contrazione dei consumi durevoli.
“Questi dati confermano ancora una volta la tendenza da parte degli italiani ad adottare un atteggiamento fondamentalmente prudente e a posticipare a momenti più favorevoli l’acquisto di beni di consumo finanziato attraverso un prestito, comportandosi saggiamente da formichine e non da cicale” – illustra Beatrice Rubini, Direttore Personal Solution & Services di CRIF.
Ma la diminuzione delle richieste nel 2011 è stata accompagnata anche da una sostanziale debolezza dell’offerta di credito da parte di banche e società finanziarie, con una contrazione del numero di prestiti accordati che ha fatto segnare un -3,7% rispetto al 2010. In questo scenario, tra i fattori che hanno sostenuto l’erogazione del credito al consumo rispetto al calo della domanda indubbiamente ha giocato un ruolo chiave la buona storia creditizia di chi ha richiesto il finanziamento.
Alla luce di queste evidenze è fondamentale che i consumatori abbiano una chiara consapevolezza del ruolo che la propria referenza creditizia nonché il livello di sostenibilità finanziaria hanno nella valutazione da parte di banche e società finanziarie ai fini dell’erogazione del credito.