Fmi rivede al ribasso le stime sull’andamento del Pil italiano. Confindustria: “Siamo arrivati all’ultimo minuto per cambiare il Paese”

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Londra – Il Fmi rivede al ribasso le stime sull’andamento del Pil italiano, con una contrazione dell’1%. Leggera ripresa nel 2014 (+0,5%). La crescita economica globale è più graduale di quanto previsto in ottobre (+3,5%) e restano rischi al ribasso significativi che richiedono un’azione urgente da parte delle autorità. Così il Fondo monetario internazionale nell’aggiornamento del World economic outlook. I rischi identificati dal Fondo includono nuove battute d’arresto nell’area euro e negli Stati Uniti.

Le forze politiche si impegnino perché siamo arrivati all’ultimo minuto per cambiare il Paese“. Lo afferma il presidente di Confindustria, Squinzi, presentando il documento programmatico degli imprenditori rivolto alla politica. “Senza scelte forti – avverte – non ci sarà crescita“. Il Pil dal 2007 ad oggi “è calato dell’8%” mentre il tasso di disoccupazione “è ormai quasi al 12%”. Va reso “più flessibile il mercato del lavoro”, dice Squinzi osservando che la riforma Fornero “non è stata sufficiente per una vera liberalizzazione”.
“La crisi – ha proseguito Squinzi – sta lasciando profonde ferite, è emergenza economica e sociale”.
“Servono scelte immediate, forti e coraggiose, altrimenti non cresceremo più dello 0,5% l’anno”. L’alternativa è il “declino”.

Le proposte degli industriali si articolano in una “terapia d’urto” ed un processo di riforme da avviare “senza ritardo”. Il progetto, spiegano, “non guarda al consenso ma alla crescita”.

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