Il dato sulla crescita del Pil italiano nel 2016 ha due facce. Da una parte la penisola si conferma il Paese dell’Eurozona con il tasso di espansione più basso: lo 0,9% rispetto al 2015. Ed è ormai da sei anni consecutivi che l’Italia non segna un aumento del Pil superiore all’1%. Dall’altra si tratta non solo di numeri superiori alle attese (il governo puntava a un +0,8%) ma anche del maggior incremento del Pil dal 2010, quando l’economia italiana crebbe dell’1,9%. La ripresa dell’inflazione potrebbe però preludere a un nuovo rallentamento, che creerebbe ulteriori problemi alla tenuta dei conti pubblici.