Londra – Nei giorni scorsi sono stato invitato dalla sede di Londra dell’Ita (Italian Trade Agency) a partecipare in qualita’ di advisor nel settore aereo al Mam (Mediterranean Airspace Matching) che si e’ tenuto presso l’aeroporto di Grottaglie, futuro primo spazioporto italiano ed europeo.
L’evento, ideato e progettato dal Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA), ha visto tra i suoi organizzatori la Regione Puglia, ITA (Italian Trade Agency), ASI (Agenzia Spaziale Italiana), ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), Aeroporti di Puglia (AdP), ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione) e Puglia Sviluppo, con la partnership di Leonardo e Intesa Sanpaolo.
Sono stati 3 giorni ricchi di esperienza, di conoscenza e di grandi opportunita’ sia per chi opera nel settore aeronautico che in quello spaziale, ma anche e sopratutto per eventuali investitori viste le numerose ed interessanti start-up presenti.
Si e’ parlato di come sara’ il nuovo trasporto aereo, dei vettori, di vertiporti, di spazioporto, ma soprattutto della mobilita’ aerea avanzata.
Per mobilita’ aerea avanzata (Advanced Air Mobility – AAM) si intende l’insieme dei servizi di trasporto innovative effettuati in un’ottica intermodale con sistemi aerei elettrici prevalentemente a decollo e atteraggio verticali (VTOL – vertical take off and landing) con o senza pilota a bordo (UAS – Unmanned Aerial Systems, inclusi i cosidetti droni) o autonomi in grado di migliorare l’accessibilita’ e la mobilita’ delle citta’, delle rete metropolitan e dei territori, la qualita’ dell’ambiente, della vita e della sicurezza dei cittadini.
La mobilita’ aerea avanzata incidera’ in modo significativo sul settore della mobilita’ urbana dei beni e delle persone e sul suo indotto. In questo scenario, che molto credono futuristico, ma che non lo e’ perche’ e’ gia’ il presente, i Paesi e le aziende che rimarranno concentrate sui modelli di tecnologia piu’ tradizionale – “abbiamo sempre fatto cosi’ e continueremo a fare cosi’” – saranno impreparati a far fronte alla nuova domanda che ben presto sorgera’ perdendo cosi’ occasioni di sviluppo e di crescita.
Anche l’Italia si sta attrezzando a questo nuovo scenario.
Nel 2019 fu stipulato il “Protocollo d’intesa tra Enac ed il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione (oggi MITD) che ha creato il progetto ”Creazione dell’ecosistema italiano della mobilita’ aerea avanzata”.
Approfondiremo questo scenario nei prossimi articoli.
Riccardo Cacelli
r.cacelli@cacelli.com