di Riccardo Cacelli
City of London – La morte del capo della Wagner avvenuta il 24 agosto scorso ha occupato le prime pagine dei giornali italiani a discapito dell’analisi, secondo me importantissima, riguardante la dichiarazione finale del summit 2023 dei Paesi Brics.
Quel poco che si e’ scritto e’ quasi esclusivamente sull’ingresso di 6 nuovi Paesi (Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran).
Questo continuo atteggiamento dei media nell’insabbiare notizie ed analisi porta la societa’ italiana nei prossimi anni verso un declino inesorabile.
Perche’ la mancanza di informazioni sulla gepolitica internazionale, sulla sua struttura e sulle sue dinamiche e’ la strada perfetta in questo secolo per il declino economico, sociale e culturale dell’Italia.
Credo quindi oppportuno da parte mia fare oggi un’analisi, condivisibile o meno, di quanto hanno deciso i 5 Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud-Africa).
Il documento finale consiste, oltre che nel preambolo, di 5 capitoli:
– Partenariato per il multilateralismo inclusivo
– Promuovere un ambiente di pace e sviluppo
– Partenariato per una crescita reciprocamente accelerata
– Partenariato per lo sviluppo sostenibile
– Approfondire gli scambi interpersonali
– Sviluppo istituzionale
Partenariato per il multilateralismo inclusivo
Al punto 4 i Brics indicano: “preoccupazione per l’uso di misure coercitive unilaterali, che sono incompatibili con i principi della Carta delle Nazioni Unite e producono effetti negativi soprattutto nei paesi in via di sviluppo.”
Ed al punto 5: “Chiediamo una maggiore rappresentanza dei mercati emergenti e dei paesi in via di sviluppo, nelle organizzazioni internazionali e nei forum multilaterali in cui svolgono un ruolo importante.“
Questi sono i due passaggi, sanzioni degli Usa e Paesi alleati e la rappresentanza nelle organizzazioni internazionali, li ritengo fondamentali in questo periodo storico dove il nuovo ordine mondiale multipolare sta facendo proseliti proprio con i Paesi emergenti ed in via di sviluppo.
Concetto ribadito punto 7 dove i Brics scivono che: “Sosteniamo una riforma globale delle Nazioni Unite, compreso il Consiglio di Sicurezza, con l’obiettivo di renderlo più democratico, rappresentativo, efficace ed efficiente, e aumentare la rappresentanza dei paesi in via di sviluppo tra i membri del Consiglio in modo che possa rispondere adeguatamente alle sfide globali prevalenti e sostenerle 3 aspirazioni legittime dei paesi emergenti e in via di sviluppo dell’Africa, dell’Asia e L’America Latina, tra cui Brasile, India e Sud Africa, dovrà svolgere un ruolo maggiore affari internazionali, in particolare presso le Nazioni Unite, compreso il Consiglio di Sicurezza.”
Ma e’ al punto 10 che i Brics affondano la lama nel potere del dollaro.
Ecco cosa hanno deciso di fare: “Sosteniamo una solida rete di sicurezza finanziaria globale con un sistema basato su quote e al suo centro il Fondo monetario internazionale (FMI) con risorse adeguate. Chiediamo il conclusione la revisione generale delle quote del Fondo monetario internazionale (FMI). entro il 15 dicembre 2023.
La revisione dovrebbe ripristinare il ruolo primario delle quote nel FMI. Qualsiasi adeguamento delle quote dovrebbe comportare un aumento delle quote di mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo (EMDC), proteggendo al contempo la voce e rappresentanza dei membri più poveri.
Chiediamo alle istituzioni la riforma di Bretton Woods, anche per un ruolo maggiore per i mercati emergenti e in via di sviluppo paesi, anche in posizioni di leadership nelle istituzioni di Bretton Woods, che riflettono il ruolo degli EMDC nell’economia mondiale.”
E’ il primo passo verso la dedollarizzazione.
Promuovere un ambiente di pace e sviluppo
Solo punti di natura strettamente rivolti alla tutela dei Paesi emergenti, invia di sviluppo o in quelli con tensioni interne.
Una particolare attenzione e’ stata rivolta al dialogo Arabia Saudita/Iran. Scrivo i Brics: “ Accogliamo con favore il ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra il Regno di L’Arabia Saudita e la Repubblica islamica dell’Iran sottolineano tale riduzione le tensioni e la gestione delle differenze attraverso il dialogo e la diplomazia sono fondamentali per la pace coesistenza in questa regione strategicamente importante del mondo.”
Partenariato per una crescita reciprocamente accelerataAl punto 31..” Riconosciamo il ruolo importante dei paesi BRICS che lavorano insieme per affrontare la questione con rischi e sfide per l’economia mondiale nel raggiungimento della ripresa globale e sviluppo sostenibile.”
Ed al punto 32… “Riconoscendo che i paesi BRICS producono un terzo del cibo mondiale, noi riaffermare il nostro impegno a rafforzare la cooperazione agricola e promuovere agricoltura sostenibile e sviluppo rurale dei paesi BRICS per valorizzare il cibo sicurezza sia nei BRICS che nel mondo. Sottolineiamo l’importanza strategica di facilitare l’accesso costante ai fattori di produzione agricoli e garantire la sicurezza alimentare globale.“
Ma e’ al punto 33 che indicano il futuro finanzario: “Noi incoraggiamo un’ulteriore cooperazione tra i paesi BRICS per migliorare la interconnettività delle catene di approvvigionamento e dei sistemi di pagamento per promuovere il commercio e flussi di investimento.”
Ed al punto 44 con piu’ precisione: “Riconosciamo i vantaggi diffusi di un servizio veloce, poco costoso, trasparente, sicuro e sistemi di pagamento inclusivi. Attendiamo con ansia il rapporto del BRICS Payment Task Force (BPTF) sulla mappatura dei vari elementi della tabella di marcia del G20 sui temi transfrontalieri Pagamenti transfrontalieri nei paesi BRICS.
Accogliamo con favore la condivisione di esperienze da parte dei BRICS membri sulle infrastrutture di pagamento, compresa l’interconnessione transfrontaliera sistemi di pagamento.
Riteniamo che ciò rafforzerà ulteriormente la cooperazione tra i Paesi BRICS ed incoraggiare un ulteriore dialogo sugli strumenti di pagamento per facilitare gli scambi e i flussi di investimento tra i membri BRICS e altri paesi in via di sviluppo Paesi.
Sottolineiamo l’importanza di incoraggiare l’uso delle valute localinel commercio internazionale e le transazioni finanziarie tra i BRICS nonché il loro commercio tra partner.
Incoraggiamo inoltre il rafforzamento delle reti bancarie corrispondenti tra i paesi BRICS e consentendo accordi nelle valute locali.”
Partenariato per lo sviluppo sostenibile
Scrivono: “Riaffermiamo l’appello per l’attuazione dell’Agenda 2030 per la Sostenibilità Lo sviluppo nelle sue tre dimensioni: economica, sociale e ambientale, in a modo equilibrato e integrato, mobilitando i mezzi necessari per attuare la strategia Agenda 2030.”
Approfondire gli scambi interpersonali
Infine scrivono sugli scambi interpersonali: Riaffermiamo l’importanza degli scambi interpersonali dei BRICS nel miglioramento comprensione reciproca, amicizia e cooperazione. Apprezziamo i progressi compiuti sotto la presidenza del Sudafrica nel 2023, e anche nei settori dei media, della cultura, istruzione, sport, arte, gioventù, società civile e scambi accademici e riconoscere che gli scambi interpersonali svolgono un ruolo essenziale nell’arricchimento delle nostre società e sviluppare le nostre economie.”
E rivolgono un pensiero anche ai giovani: “Riconosciamo che i giovani sono una forza trainante per accelerare il raggiungimento dell’obiettivo obiettivi di sviluppo sostenibile. La leadership da parte dei giovani è fondamentale accelerare una transizione giusta fondata sui principi della solidarietà intergenerazionale, cooperazione internazionale, amicizia e trasformazione sociale.
Una cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione devono essere coltivate per lo sviluppo sostenibile della nostra giovinezza.
Ribadiamo l’importanza del Summit dei Giovani BRICS come forum per impegno significativo sulle questioni giovanili e riconoscerne il valore come coordinamento struttura per il coinvolgimento dei giovani nei BRICS. Accogliamo con favore la finalizzazione dei BRICS Quadro del Consiglio dei giovani.”
Sviluppo istituzionale
E” la strategia dei Paesi Brics per gli anni a venire.
Gia’ questi pochi spunti dovranno essere discussi nell’agenda politca nazionale.
Ma non credo che cio’ avverra’.
I paesi del BRICS comprendono oggi oltre il 42% della popolazione mondiale, il 25% della totale estensione della Terra, il 20% del PIL mondiale, e circa il 16% del commercio internazionale.
Dal 1 gennaio 2024 con l’ingresso di Argentina, Egitto, Iran, Etiopia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti entrano a fare parte del gruppo dei Brics. Con questi nuovi ingressi, i Paesi Brics «rappresenteranno il 36% del Pil mondiale (ora il 26%, ndr) e il 47% della popolazione dell’intero pianeta questi numeri aumenteranno.
Ecco come sara’ la mappa dei Paesi Brics al 1 gennaio 2024.
E questa sotto e’ la mappa di come, presumibilmente, sara’ composto il Brics.
Con questo scenario geopolitico, come si comportera’ l’Unione Europea? E gli Stati Uniti?
Ma soprattutto, come si comportera’ l’Italia?
SE VOLETE CONSULTARE IL DOCUMENTO FINALE IN LINGU ITALIANA DEI PAESI BRICS CLICCATE SUL LOGO DEL SUMMIT 2023
Riccardo Cacelli
r.cacelli@cacelli.com