Crisi, Banca d’Italia. “Nessuna ingerenza della politica nelle valutazioni del merito di credito di singoli casi”

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07abi_1545_600x400Nel corso dell’audizione sulle tematiche relative al sistema bancario e finanziario, nella VI “Commissione Finanze”, il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi ha parlato a 360° indicando diagnosi e terapie per uscire dalla crisi.
“Bisogna evitare – ha detto Draghi – le interferenze politico-amministrative nelle valutazioni del merito di credito di singoli casi. Il credito è e deve restare attività imprenditoriale basata su un prudente apprezzamento professionale della validità dei progetti aziendali”. Per il governatore infatti “le banche imprudenti prima o poi finiscono in dissesto e smettono anche di far credito”.
Draghi ha chiesto agli istituti di credito di fare “scelte lungimiranti di fronte alla crisi e sapere essere bravi banchieri anche quando l’economia va male”.
Draghi ha spiegato anche come “di fronte all’inevitabile peggioramento della qualità del credito dovuta alla recessione occorrono scelte lungimiranti, non basta tenere i conti in ordine, ma un fermo sostegno ai clienti con buon merito di credito per evitare una stretta creditizia eccessiva che aggravi la recessione e quindi peggiori la posizione degli stessi clienti delle banche».

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