“…direi che non si può superare questo problema dell’Aids solo con i soldi, che sono necessari, ma se non c’è l’anima che sa applicarli, non aiutano; non si può superare con la distribuzione di preservativi che, al contrario, aumentano il problema.”
E si scatena una guerra d’opinione tra Unione Europea, Francia, Germania e Benedetto XVI su come combattere l’Aids.
Ed anche la Spagna il cui governo ha annunciato che spedira’ un milione di preservativi in Africa per combattere la diffusione della malattia. “L’obiettivo e’ sostenere i programmi di prevenzione dell’epidemia che ha colpito 33 milioni di persone in tutto il mondo, due terzi dei quali in Africa”, spiega un comunicato del ministero della Salute iberico.
“Il preservativo è uno degli elementi essenziali nella lotta contro l’Aids e la Commissione Ue ne sostiene la diffusione e l’uso corretto – ha affermato il portavoce del commissario Ue agli aiuti umanitari – la Commissione Ue considera che ci siano chiare prove scientifiche che confermano il ruolo di prevenzione del preservativo nella diffusione dell’Aids, pertanto ne sostiene attivamente l’uso, soprattutto in Africa e nei paesi in via di sviluppo dove l’Aids rappresenta un’emergenza insieme alla malaria e alla tubercolosi.”
John Clancy ha inoltre detto che “Aids, tubercolosi e malaria sono le tre grandi emergenze sanitarie per l’Africa e i paesi in via di sviluppo, e la lotta contro queste tre calamità è un elemento di grande importanza nella politica per lo sviluppo della Commissione europea”
“La Francia – ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Eric Chevallier – esprime fortissima preoccupazione davanti alle conseguenze di queste frasi di Benedetto XVI”
“Se non spetta a noi dare un giudizio sulla dottrina della Chiesa – ha aggiunto – riteniamo che frasi del genere mettano in pericolo le politiche di sanità pubblica e gli imperativi di protezione della vita umana”
In Germania sono le ministre della Salute, Ulla Schmidt, e della Cooperazione economica e dello sviluppo, Heidemarie Wieczorek-Zeul, che in un comunicato stampa congiunto hanno spiegato che “i preservativi giocano un ruolo decisivo nella lotta all’Aids. I preservativi salvano la vita, tanto in Europa quanto in altri continenti. Una moderna cooperazione allo sviluppo deve dare ai poveri l’accesso ai mezzi di pianificazione familiare e tra questi rientra in particolare anche l’impiego dei preservativi; tutto il resto sarebbe irresponsabile.”
E il Vaticano?
Conferma la posizione della Chiesa sull’uso dei preservativi contro l’Aids. “La Chiesa – si legge infatti in una nota della Santa Sede – concentra il suo impegno non ritenendo che puntare essenzialmente sulla più ampia diffusione di preservativi sia in realtà la via migliore.”
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