Obama dice no al piano di salvataggio auto. Chrysler accordo fatto con Fiat. Borse a picco

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gm-logoIl presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ufficialmente respinto il piano di salvataggio dei colossi automobilistici Usa General Motors e Chrysler.
Ed è subito arrivata la risposta di Chrysler. Dopo il discorso di Obama ha annunciato di aver sottoscritto l’accordo che la lega a Fiat, proprio come auspicato dal Presidente Barack Obama, che è pronta, una volta perfezionata l’intesa, a mettere sul piatto 6 miliardi di dollari di aiuti per rilanciare lo storico marchio Usa.
“Sindacati e lavoratori devono fare nuovi sacrifici – aveva detto Obama – e gli Stati Uniti non devono e non permetteranno che il settore dell’auto Usa, semplicemente, finisca con lo svanire”.
“Chrysler ha bisogno di un partner per sopravvivere – aveva detto Obama – alla quale vengono concessi 30 giorni per finalizzare un accordo con Fiat. Se saranno in grado di raggiungere un accordo solido che protegge i consumatori americani, considereremo di finanziare 6 miliardi di dollari”.
“Se un tale accordo non sarà raggiunto, e in assenza di un’altra partnership, non saremo in grado di giustificare investimenti di ulteriori fondi dei contribuenti per tenere Chrysler in attività”. Questo per Chrysler, e per General Motors?
La via verso il fallimento come meccanismo per assicurare una ristrutturazione più forte, – ha sottolineato Obama – dicendo di riferirsi a un’ipotesi di bancarotta assistita dal governo, e non un “processo in cui la società viene scomposta in singole, parti, venduta e non esiste piu.”
“Lasciatemi dire chiaramente: il governo degli Stati Uniti non ha interesse né intenzione di gestire GM – aveva detto Obama – ciò che ci interessa è dare a Gm un’opportunità per fare finalmente quei cambiamenti necessari che consentano alla compagnia di uscire dalla crisi più forte e più competitiva». Obama ha poi aggiunto che gli Stati Uniti non permetteranno alla industria automobilistica americana di svanire semplicemente, ma che dovrà essere riorganizzata in modo da sopravvivere senza “un flusso infinito di dollari dei contribuenti.”
Con queste parole Obama ha indotto la Borsa a Piazza Affari, quelle del resto d’Europa e Wall Street in territorio negativo. La Borsa americana archivia la seduta in netto calo. A Wall Street il Dow Jones ha perso il 3,22%. Male anche il Nasdaq che lascia sul terreno il 2,81%.
L’indice Mibtel ha chiuso con un calo del 5,31% l’S&P/Mib ha fatto registrare una perdita del 6,57%. In Europa: Londra -3,49%., Francoforte -5,10% e Parigi -4,27%

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