Via libera al nucleare. Ecco dove saranno costruite le centrali nucleari. D’Urso: “Non c’e’ alcuna mappa dei siti ancora aggiornata”

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42373-icoIeri via libera del Senato per il nucleare in Italia. Con l’approvazione (con 142 sì e 105 no: sì del Pdl e dell’Udc, no del Pd e dell’Idv) degli articoli 14-15 e 16 del disegno di legge “Sviluppo ed energia” viene data al governo la delega per adottare entro sei mesi, e dopo una delibera del Cipe, più decreti per il ripristino dell’intera filiera di produzione dell’energia atomica: tipologia e disciplina per la localizzazione degli impianti, stoccaggio del combustibile, deposito dei rifiuti radioattivi.
Dove saranno costruite?
In Sardegna, dalle parti di S. Margherita di Pula a sud, oppure tra S. Lucia e Capo Comino, o addirittura a Lanusei.
In Puglia, sulla costa di Ostuni. Lungo il Po.
Stamani nell’Aula del Senato Adolfo Urso, vice ministro allo Sviluppo economico, alla ripresa dell’esame del ddl sviluppo ha precisato che “Non c’e’ alcuna mappa dei siti ancora aggiornata”.
“L’articolo è privo di fondamento, si basa su dati molto vecchi ed analisi largamente superate e vuole solo creare un clima negativo contro la legge che stiamo discutendo. Non è un caso -sottolinea Urso- che le città e i luoghi di cui si parla sono centri dove si voterà nei prossimi giorni. si tratta di analisi superate perchè non c’e’ una mappa dei siti aggiornati dove verranno costruite le centrali nucleari. Tutto ciò verrà fatto con le indicazioni della legge che stiamo per approvare che è molto rispettosa -ha concluso- delle decisioni degli enti locali e terrà conto delle normative sulla sicurezza previste dall’Ue”.

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3 Commenti

  1. Il nucleare (ora anche in Puglia?) serve solo al Berlusconismo-leghista per mettere in atto con la loro politica la logica di potere, che non è certo per il bene degli italiani del sud. Con il nucleare si creano le condizioni per ulteriori sofferenze alla gente a causa di malattie derivate dalla maggiore esposizione alla radioattività. (rassegnati a dover morire solo di tumori!?)
    I vantaggi economici sono irrisori (se si pensa che su quattro centrali previste, con notevoli costi, si otterrebbe solo il 9% di energia al fabbisogno italiano) mentre rimarrebbe la sola dimostrazione che anche in Italia si è capaci di fare le centrali nucleari.
    Tutto ciò è poco e a danno di tutti e con enorme dispendio di denaro pubblico.
    E con le scorie… come la mettiamo? Non si darebbe un altro business alla mafia?
    Non sarebbe più opportuno esaminare con l’Europa la diminuzione del nucleare anche in quei paesi confinanti al nostro, a vantaggio di fonti alternative meno pericolose?
    Saluti, Giuseppe

  2. Non sono mai stata in Puglia, ma conosco molto bene la zona tra Santa Lucia e Capo Comino e non riesco nemmeno ad immaginare una cosa del genere lì… spero che i sardi non permettano uno scempio del genere.

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