Il ddl Alfano sulla riforma del processo penale viola almeno 4 principi costituzionali, primo su tutti quello sull’obbligatorietà dell’azione penale, e avrà effetti “devastanti sull’efficacia” delle indagini.
Il parere negativo è arrivato dalla sesta commissione del Consiglio superiore della magistratura.
“Rafforzando la dipendenza della polizia giudiziaria dal potere esecutivo”, aggiunge la commissione, e al tempo stesso ”estromettendo il pm dalle indagini”, potrebbe permettere al governo di controllare o quanto meno di condizionare l’azione penale.