Vespa, Floris, Zavoli, la Rai è questa. Ovvero di tutto e di più.
“Leggo ora alcune sue dichiarazioni – ha detto Franceschini – secondo le quali la mia presenza sarebbe da intendere come una sorta di par condicio per coprire l’incredibile scelta della Rai di stravolgere i palinsesti dell’azienda allo scopo di garantire al premier una vetrina strumentalizzando e spettacolarizzando il dramma dei terremotati d’Abruzzo. E’ un’operazione grave di cui non posso e non voglio rendermi complice in nessun modo”.
Una puntata di Porta a Porta all’insegna non della ricostruzione, ma della distruzione e della guerra politica.
Stamani anche Mentana è intervenuto sulla querelle Ballarò.
”La questione non è Ballaro’. E’ che si fa per la prima volta una trasmissione ad hoc per mostrare l’amministrazione all’opera nelle sue realizzazioni sul terremoto”.
Cosi’ Mentana interviene sulla polemica Rai in merito alla cancellazione di Ballarò.
“E’ una cosa mai vista. Dalla riforma della tv pubblica del ’75 io non ricordo un evento mediatico simile, la tv che si fa celebrazione – aggiunge Mentana – si è superato un confine oltre il quale c’e’ la tv consolatoria”.
“La Rai all’ultimo momento sposta Ballarò e Mediaset all’ultimo momento per impreviste ragioni tecniche sposta Matrix. Sono in corso prove tecniche di oscuramento”.
“Il polo Raiset – ha denunciato il portavoce dell’associazione ‘Articolo 21′ Giuseppe Giulietti – si genuflette davanti al proprietario unico. Ma sino a quando gli italiani dovranno continuare a pagare un canone che ormai e’ diventato una tassa sul conflitto di interessi?”.