In un’intervista al Corriere Francesco Rutelli ufficializza la decisione dilasciare il Partito Democratico.
E lo fà senza mezzi termini.
“Abbiamo posto – ha detto Rutelli nell’intervista – tre condizioni, sospendendo l’attività della Margherita: niente approdo nel socialismo europeo; ma siamo finiti lì. Basta collateralismo, basta vecchie cinghie di trasmissione tra politica, corpi sociali, interessi economici; ma le file organizzate di pensionati Cgil, alle primarie, dimostrano che non ne siamo fuori. Pluralismo politico; ma anziché creare un pensiero originale, si oscilla tra babele culturale e voglia di mettere all’angolo chi dissente. La promessa, dunque, non è mantenuta: non c’è un partito nuovo, ma il ceppo del Pds con molti indipendenti di centrosinistra.”
Un Rutelli deluso, sfiduciato ma caricato nella voglia di creare un qualcosa di nuovo.
Con chi? Casini naturalmente