“Minaccia eversivo-terroristica” e crisi “politico-economica” costringono il Viminale a lanciare l’allarme sicurezza per le prossime elezioni del 28 e 29 marzo. A rischio, in particolare, il materiale elettorale.
Il capo del Dipartimento della pubblica sicurezza, Antonio Manganelli, ha emanato una circolare riservata con la quale ordina a tutte le forze dell’ordine, fra i “servizi operativi”, di prestare la massime attenzione a quelli di “scorta al materiale elettorale da considerare in via del tutto eccezionale parte integrante della complessa attività di vigilanza”.
Inoltre il Viminale scrive anche che “In ragione della contingente situazione di criticità, ulteriormente influenzata dalla minaccia eversivo-terroristica anche di carattere internazionale, assume rilevante importanza l’attività volta ad assicurare il pieno esercizio del diritto di voto”.
Intanto oggi Sandro Bondi, ministro dei Beni Culturali e coordinatore PdL, in una nota ha scritto che “Si stanno ricreando le stesse condizioni che hanno reso possibile l’attentato contro Berlusconi a dicembre”.
Bondi scrive anche di “clima infiammato, alimentato dalle parole e dalle dichiarazioni politiche più irresponsabili e violente, Ad un’intera generazione educata ormai da più di un decennio alla politica della demonizzazione e dell’odio nei confronti degli avversari. Se a sinistra c’è ancora qualcuno capace d’intendere la politica, faccia sentire la sua voce”