10 aprile 1991, ore 22.15 siamo a Livorno, all’uscita del porto, quando la prua del Moby Prince squarcia lo scafo della petroliera Agip Abruzzo. E prende fuoco. I soccorsi giungono con ore di ritardo. Per le persone a bordo non c’è niente da fare. Non hanno scampo. Si rifugiano inutilmente nella zona riunione in caso di incendio. Sarà la più grossa tragedia della marina mercantile italiana. Tra membri dell’equipaggio e passeggeri: 140 morti. – GUARDA LE FOTO – GUARDA L’INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA “ASSOCIAZIONE 140 VITTIME DEL MOBY PRINCE Sono passati 19 anni ed ancora nessuna verità. Nessun colpevole. Nessun chiarimento.
Nei giorni scorsi il procuratore di Livorno, Francesco De Leo ha detto che “Nel giro di poche settimane chiuderemo la nostra indagine sulla tragedia del Moby Prince. Abbiamo svolto un lavoro grandissimo, che credo e spero possa finalmente dare risposte a molti interrogativi“. Speriamo.
Intanto sono scomparsi gli scatoloni contenenti i documenti dell’inchiesta e Loris Rispoli, Presidente della “Associazione 140 – Familiari delle vittime del Moby Prince” ha sporto querela. Giustizia e verità, sono le due parole che i familiari, padri, madri, fratelli e sorelle chiedono allo Stato. E dopo 19 anni sarebbe anche l’ora!
Intanto su Facebook sta crescendo il numero degli amici del gruppo Quelli che vogliono la Verita sul Moby Prince . ADERITE!!