Duisburg (Germania) – C’è anche un’italiana fra i 19 morti alla Love parade di Duisburg: si chiamava Giulia Minola, abitava a Brescia con la famiglia e aveva 21 anni. I carabinieri, intorno all’una di notte, hanno avvisato la famiglia spiegando alla madre che il console italiano in Germania che si occupava del caso doveva parlarle. La donna, vedendo i militari, ha detto che aveva capito subito quello che era successo, anche perché dal pomeriggio cercava di mettersi in contatto con la figlia senza riuscirci.
Salve, vorrei parlarvi della Love Parade.
Io ero presente, per cui vorrei raccontarvi la cosa in maniera personale.
Sono un ingegnere informatico, ho 29 anni, lavoro a Milano, conduco una vita tranquilla e amo la musica Tecno/Trance da quando ho 15 anni.
La Love Parade , al contrario di quello che pensate tutti, non è un rave : ho sentito al telegiornale parlare di droga e alcool come se li spacciassero direttamente sul luogo dell’accaduto…Non è assolutamente vero!
Vi posso assicurare che ho visto solo 5 gruppetti di ragazzi passarsi una canna, e per quanto riguarda l’alcool, non era presente nulla al di fuori delle birre vendute lì (delle quali usufruiva pure la security), dato che la security all’ingresso perquisiva ogni zaino e buttava le bottiglie.
Infatti eran presenti pure anziani, bambini e persone handicappate con tutta tranquillità.
La gente era lì SOLO PER BALLARE E DIVERTIRSI, come me. E’ normale incontrare poi qualche testa calda, ma non facciamo di tutta l’erba un fascio.
Piuttosto analizziamo le cause : una città piccola e senza strutture ( infatti a Berlino non è mai accaduto niente di grave), una location fatiscente ( la vecchia stazione di Nahm ), UN SOLO TUNNEL (!!!!) largo come il sottopasso ferroviario di via Tonale come unico punto d’accesso, nessuna uscita preferenziale per le ambulanze, polizia e security che, anziché far defluire in senso opposto le persone, facevano cordone come allo stadio o stavano a guardare dall’alto del tunnel per 1 ora prima di accorgersi della tragedia.
E’ come se a San Siro aprissero 1 sola porta per il giorno della finale di Champions tra Milan e Juve…cosa v’aspettereste???
Non colpevolizziamo per cortesia il popolo della musica Trance/Tecno: qualunque altra manifestazione di questa entità viene gestita in maniera diversa.
E’ facile dare la colpa ai giovani , alla droga e all’alcool : diciamo pure che ai tedeschi la Love Parade dà fastidio. Io rispetto i morti, ma voi cercate di rispettare, e tutelare, chi ha il diritto di divertirsi.
Mirko Peloso