Giudici di Palermo: Dell’Utri mediatore tra mafia e Berlusconi

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Il senatore Marcello Dell’Utri avrebbe svolto una attività di “mediazione” e si sarebbe posto quindi come “specifico canale di collegamento” tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi. Lo scrivono oggi i giudici della Corte d’Appello di Palermo nelle motivazioni alla sentenza con la quale Dell’Utri è stato condannato il 29 giugno scorso a sette anni 1 di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Nelle 641 pagine depositate in cancelleria i giudici di Palermo spiegano il perché della condanna, legata ai fatti avvenuti fino al 1992, mentre il senatore è stato assolto per quelli successivi

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1 Commento

  1. A leggere le motivazioni della sentenza, il premier sembra essere semplicemente la vittima di una cattiva amicizia, costretto a soddisfare richieste mafiose! attraverso un criminale amico, che mediando opportunamente, lo costringeva a esaudire varie richieste – allora è tutto chiaro! – poiché sono convinto che i mafiosi godono di una cultura elevatissima come me, che da piccolo ho presto iniziato a leggere paperino e topolino, così ho capito, che il superfortunato premier, al mondo è secondo soltanto allo zio Paperone! anche Egli infatti, ha scoperto sicuramente il decino (talismano porta-fortuna) che ha determinato il suo arricchimento senza limiti, per questo motivo e per il bene del popolo, il premier, ha dovuto rinunziare alla sua splendida vocazione di cantante e animatore sulle navi. Fra le richieste mafiose più evidenti, piccoli insulti ai magistrati che tutti abbiamo ascoltato sbalorditi! ora è tutto chiaro! ad esempio: – associazione per delinquere, talebani, mentalmente disturbati, politicizzati, “Alcuni pm vogliono sovvertire il risultato elettorale”, comunisti ecc. – mai nella storia infatti nessun premier aveva pronunziato insulti ai magistrati e alle altre istituzioni! – Tutte queste cattiverie sicuramente le ha preteso la mafia, lui, povera vittima! non avrebbe mai pronunciato queste frasi! – persino il BUNGA BUNGA è una cattiva invenzione della mafia, usata per mettere il premier in ridicolo – e la legge sulle intercettazioni?, una richiesta trucco della mafia per non essere ascoltati, fortunatamente finora non è andata in porto – grazie alle motivazioni di questa sentenza forse è tutto chiaro?!
    Sicuramente Maroni nella trasmissione di Saviano farà ulteriori e reali chiarimenti !

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