Iniziativa Responsabile del congelamento del Governo

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Il loro gruppo parlamentare lo hanno chiamato “Iniziativa responsabile” Chi sono? Sono quel plotone di onorevoli che il 14 dicembre scorso hanno dato la loro fiducia al governo Berlusconi.
La loro è stata proprio una iniziativa responsabile, ma responsabile nel termine accusatorio per quello che poi è successo in Italia.
Forse nessuno di loro pensava che si potesse giungere a tanto. Forse.
Invece gli italiani lo sapevano. E lo sapevano bene. Oggi non si parla altro della vicenda “Bunga Bunga” di Ruby e delle altre ragazza dell’Olgettina.
Ed il premier, ora dopo ora sempre più stressato, si deve difendere dalla Procura di Milano, dalla stampa e da alcune trasmissioni televisive utilizzando qualsiasi mezzo a sua disposizione.
Non era quello che gli italiani volevano o si aspettavano.
Chi non arriva alla fine del mese e con le rate del mutuo da pagare, con l’incognita della tenuta del posto di lavoro, con il sempre più alto desiderio dei figli di lasciare la famiglia e questa Italia per altre nazioni (Francia, Germania, Gran Bretagna,…..) ha bisogno di rispetto, di tutela, di solidarietà.
Nessun progetto, nessuna riforma all’orizzonte per rilanciare l’economia stagnate, far decollare i consumi od anche limare la spesa pubblica.
Niente di niente. In pratica siamo senza un futuro.
La fortuna dell’Italia sono i singoli cittadini italiani che si tirano su le maniche tutti i giorni nella speranza che qualcosa cambi, mentre nulla cambia.
I negozi nei piccoli borghi non chiudono perché non sono in grado di rientrare dei fidi bancari e nello stesso tempo le banche auspicano che le aziende vadano male perché così mettono in riscossione la fideiussione firmata dai titolari e dai loro familiari magari con l’acquisizione della casa di famiglia.
Oggi non si vede la fine del tunnel. Con un altro governo, guidato da Tremonti e da Letta, almeno avremmo potuto muovere qualche pedina nell’economia.
Ma così non si va da nessuna parte. O meglio da una parte si va: verso il declino.
Per questo è stata una iniziativa responsabile.

Riccardo Cacelli

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