“Se non ora, quando?” “Dimettiti” l’urlo delle donne italiane a Berlusconi

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Grande successo nelle 230 città dove oggi si sono svoltele manifestazioni per chiedere più rispetto per libertà e i diritti delle donne, senza bandiere di partiti e sindacati, ma con la precisa richiesta di dimissioni del premier Berlusconi. “Dimettiti” è la parola d’ordine delle centinaia di migliaia di donne e uomini, qualcuno azzarda un milione, che è circolata tra i manifestanti. L’attrice Isabella Ragonese ha iniziato la manifestazione a Roma: “Sono una bambina, non ho fatto il femminismo, sono una precaria, sono una madre, sono una commessa, un’impiegata e oggi mi dimetto da tutto. Oggi 13 febbraio scendo in piazza” ha detto tra gli applausi. Poi l’urlo delle donne indignate, dopo un minuto e mezzo di silenzio: “Se non ora quando?”, e la piazza ha risposto “Adesso!”. Milano, Firenze, Bologna, Venezia, Pesaro, Genova, Torino, ma anche Tokyo, Bruxelles, Ginevra, Londra. Una grande mobilitazione che però rimarrà inascoltata. Peccato. Per l’Italia

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