Follia. E’ questo il termine giusto per spiegare la modifica della Costituzione avanzata due giorni fa dal deputato marchigiano Remigio Ceroni, esattamente il giorno dopo il comizio elettorale di Silvio Berlusconi a Milano, durante il quale il premier è tornato ad attaccare la magistratura.
Anche se Ceroni ha precisato che si tratta di un’iniziativa personale e non del partito, il fatto rimane: si vuole stravolgere la Carta Costituzionale sin dall’articolo 1.
“Il Parlamento è sovrano, gerarchicamente viene prima degli altri organi costituzionali come magistratura e Consulta e presidenza della Repubblica” è la farneticazione di menti che vogliono solo il male della nostra Italia.
Comunque anche questa è una idea che deve essere rispettata, ma se la si ritiene non condivisibile.
Ed ecco il nuovo, secondo loro o lui, testo che dovrebbere essere approvato: “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del Parlamento quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale”