In vista di un possibile taglio di rating, Moody’s annuncia di aver messo sotto osservazione, per possibile declassamento, 16 banche: Intesa Sanpaolo, Banca Monte Paschi, Banco Popolare, Banca Carige, Banca Imi, Banca CR Firenze, Mps Capital Services, Banca Nazionale del Lavoro, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Banca Popolare Friuladria, Banca Sella Holding, Cassa di Risparmio di Bolzano-Sudtirol, Cassa di Risparmio di Cesena, Banca Padovana Credito Cooperativo, Cassa Centrale Banca e Cassa Centrale Raiffeisen.
Moody’s ha inoltre modificato l’outlook da “stabile” a “negativo” sul rating del debito a lungo termine e dei depositi di altre 13 banche italiane. Tra queste ne troviamo alcune quotate a Piazza Affari e si tratta di: Ubi Banca, Credito Emiliano, Credito Valtellinese e Banca Popolare di Spoleto. Le altre sono: Bancaperta, Banca delle Marche, Banca Italease, Banca Agrileasing, Banca Popolare Alto Adige, BancApulia, Banca Popolare di Cividale, Banca Tercas e Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti
Due istituzioni finanziarie legate allo Stato sono in osservazione: l’Istituto Servizi Mercato Agroalimentare e la Cassa Depositi e Prestiti.
Tutto questo sulla scia all’analogo provvedimento adottato per l’Italia venerdì scorso.