Silvio Berlusconi, il Ministro Tremonti e il sottosegretario Letta hanno convocato i giornalisti a Palazzo Chigi per fronteggiare la speculazione finanziaria ed i mercati che non credono più all’Italia. Berlusconi oltre che ridire che la crisi è globale ed i mercati non recepiscono la relatà economica dei Paesi, ha annunciato che nel 2013 ci sarà il pareggio di bilancio. Per questo Camera e Senato, attraverso le due commissioni, Affari Costituzionali e Bilancio, lavoreranno per avere prima possibile in Costituzione la norma del pareggio di bilancio.
Berlusconi poi ha parlato di liberalizzazioni, cioe’ la liberta’ in base alla quale tutto e’ consentito per i soggetti economici e per le imprese eccetto quello che non e’ vietato dalla legge che prevede la modifca dell’art. 41 della Costituzione, che attualmente cita:
“L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.”
“In un mese è cambiato il mondo, non si tratta di cambiare la manovra, ma di anticiparla” ha detto il ministro dell’Economia Tremonti illustrando i quattro provvedimenti, “pilastri”, del governo per superare la crisi. Tra questi “l’inserimento in costituzione del pareggio di bilancio”,elemento “qualificante”; pareggio,”a partire dal vincolo assistenziale”,”sviluppato sul biennio 2012/13; riforma dell’art. 41 della Costituzione,”la madre di tutte le liberalizzazioni”; “riforma del lavoro” che sarà presentata al Senato.