“L’entità della manovra non puo’ essere ridotta, anche alla luce della sfavorevole evoluzione del quadro macroeconomico internazionale”. Con queste parole il Vice direttore generale della Banca d’Italia, Ignazio Visco, pronunciate nell’audizione in Senato sulla manovra correttiva ha amminito il mondo politico italiano. “Eventuali cambiamenti – ha aggiunto Ignazio Visco – dovrebbero andare nella direzione di ridurre il peso degli aumenti delle entrate, accrescere il ruolo delle misure strutturali, minimizzare gli effetti negativi sul prodotto”.
“L’Italia rischia una fase di stagnazione – ha continuato Visco – Il riequilibrio dei conti pubblici deve pertanto associarsi a una politica economica volta al rilancio delle prospettive di crescita dell’economia. Il rischio di stagnazione viene dalla crescita del Paese da anni inferiore agli altri paesi Ue, dagli effetti restrittivi della manovra nonche’ da una crescita del commercio internazionale che restera’ fiacca nei prossimi anni”