Londra – Iniziamo a dire che il terremto del 23 gennaio 1985 non è mai esistito. C’è stata un’evacuazione di massa per un “rrore di Zamberletti e di Boschi. Detto questo sappiamo che i terremoti non si possono prevedere.Però quello che è successo questa sera è incredibile. Potrebbe trattarsi di uno scherzo di cattivo gusto, di un eccesso di prudenza o un errore di interpretazione. Però in questo momento centinaia di persone stanno evacuando le case in Garfagnana a seguito di un twitter lanciato dal comune di Castelnuovo Garfagnana che ha generato paura e preoccupazione nella popolazione e considerata l’ora anche con notevole apprensione.
IL FATTO Questa mattina la protezione civile di Roma ha inviato un fax alla protezione civile della provincia di Lucca i quali a loro volta lo hanno girato ai sindaci dei comuni interessati. Il fax recita queste testuali parole ” Facendo seguito alle precedenti comunicazioni inerenti l’oggetto, si trasmette l’aggiornamento della sequenza alle ore 06.45 UTC di oggi. In merito si riporta quanto riportato nell’allegato comunicato, ove si afferma che resta confermata l’ipotesi che la sequenza sia generata da una struttura orientata NE-SW, dunque trasversale alla catena, nelle prossime ore potrebbero avvenire altre scosse a SW della scossa principale, in prossimità dell’abitato di Castelnuovo in Garfagnana e dell’epicentro del terremoto del 23 Gennaio 1985.”
In base a queste notizie i sindaci hanno preferito ordinare l’evacuazione delle abitazione onde evitare di correre rischi.
Ora spetta alle istituzioni rispondere: tutto regolare oppure procurato allarme?
L’ANTECEDENTE
Il 23 GENNAIO 1985 l’allora capo della Protezione Civile Zamberletti fece evacuare dalla Garfagnana 100.000 persone, in base ad un allarme lanciato dal prof. Boschi dell’IVG. Proprio Boschi ha dichiarato ad un programma di RadioUno che “prevedere il terremoto è impossibile e lo sarà per qualche generazione”. Davvero eccessivo per una persona che l’allarme – con tanto di evacuazione – lo diede ben 24 anni fa, esattamente il 23 gennaio 1985.
Il terremoto previsto non vi fu, ma le popolazioni dei comuni della Garfagnana messe in allerta si ricordano ancora l’annuncio in diretta al TG delle 20 con tanto di foglietto passato frettolosamente nelle mani del conduttore del telegiornale che, un po’ sbigottito, non poté far altro che leggere l’insolito preallarme sismico diramato (anche su indicazione di Boschi) dall’allora ministro alla Protezione civile Giuseppe Zamberletti.
ISTITUZIONI
Quella data ai comuni della Garfagnana e della Media Valle del Serchio circa la possibilità di nuove scosse di terremoto è stata “una corretta e doverosa informazione in via cautelare”. Così il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli dopo la diffusione della nota in base al materiale dell’ Ingv trasmesso dal dipartimento della Protezione civile. “Non ci sono stati ordini di evacuazione -spiega Baccelli -ma i sindaci hanno consigliato di trascorrere la notte fuori da casa”.