Chi entra nel prossimo Parlamento

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Nel prossimo Parlamento ci saranno più donne e più giovani -soprattutto grazie al M5S e al Pd- e aumenterà il numero di laureati -trainati dalle liste di Mario Monti, della sinistra radicale e di Grillo. Sulle professioni, rimarranno le differenze della Seconda repubblica: più imprenditori, avvocati e dirigenti nel centrodestra; più impiegati, sindacalisti e politici di professione nel centrosinistra. Al centro, in ascesa medici, professori e imprenditori. Selezione avversa nella conferma dei parlamentari uscenti: saranno quelli con meno presenze a trovare nuovamente posto a Montecitorio. Mentre verranno penalizzati coloro che nel corso della passata legislatura hanno votato diversamente dal gruppo di appartenenza. Sono questi alcuni risultati dell’analisi che abbiamo compiuto sulla composizione delle liste per la Camera, individuando i candidati in posizioni sicure, incerte, senza chances di elezione e tenendo conto delle stime del Cise. La nostra ricerca dice anche che nel nuovo Parlamento i gruppi di centrosinistra saranno in mano agli amministratori locali, i gruppi di centrodestra a ex parlamentari. Il M5S presenterà un gruppo consistente senza esperienze politico-amministrative.
I lettori possono così farsi un’idea se i ristretti gruppi di dirigenti politici, che in virtù del famigerato “Porcellum” compilano liste blindate all’origine, hanno almeno migliorato la qualità dei prossimi eletti utilizzando il loro arbitrio o lo strumento di primarie organizzate in fretta e furia (Pd) e via internet con scarsa partecipazione (Grillo).

(da Lavoce.info)

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