Tangenti Eni sequestrate a Londra

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Londra – Ieri la “Southwark Crown Court” di Londra, ha accolto una indicazione rivolta nelle scorse settimane dall’autorità inquirente italiana, ed ha sequestrato in via preventiva all’intermediario nigeriano Emeka Obi due depositi anglo-svizzeri di 110 e di 80 milioni di dollari: un quinto del prezzo di 1 miliardo e 90 milioni di dollari che l’Eni nel 2011 (con Paolo Scaroni amministratore delegato e Descalzi capo della divisione Oil) pagò al governo di Lagos per rilevare dalla società nigeriana Malabu la concessione di Opl-245, sigla del campo di esplorazione petrolifera la cui concessione nel 1998 l’allora ministro del Petrolio nigeriano Dan Etete si era autoassegnato (dietro prestanome della società Malabu) al saldo di 20 milioni.

Cosa è Successo? E’ successo che il mediatore nigeriano Obi a Londra ha fatto causa all’ex ministro del petrolio Etete che non gli ha voluto riconoscere il compenso dovutogli per la mediazione che Obi e Di Capua sostengono di avere svolto in maniera decisiva per l’affare concluso dall’Eni.
Southwark Crown 300×199 Tangenti Eni sequestrate a LondraNel 2013 la corte londinese dà ragione a Obi e costringe la Malabu a versare a Obi 110 milion. Il mediatore nigeriano deposita infatti copioso materiale per dimostrare di aver avuto il ruolo che rivendica.
L’udienza convocata per lunedì prossimo potranno intervenire chi ritenga di avere titolo sui 190 milioni in sequestro. La posizione dell’Eni è quella dell’audizione di Scaroni in Senato: “Totale correttezza perché come sempre non abbiamo dato una lira a nessuno, non abbiamo usato intermediari, e abbiamo fatto la transazione solo con lo Stato nigeriano”.Southwark Crown

Riccardo Cacelli

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