Uno psicofarmaco per ogni disagio. Cura o Marketing ?

Gli opuscoli "Gli psicofarmaci possono creare violenza e suicidio" sono stati distribuiti a Palazzolo sull'Oglio. Si vuole stimolare l'interrogativo sugli effettivi risultati, sul concreto superamento di un disagio piuttosto che una lunga inutile e remunerativa terapia.

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Gli effetti che causano a fronte di quale risultato.

Altri 50 opuscoli informativi sugli effetti degli psicofarmaci, sono stati distribuiti questa settimana. L’obiettivo è rendere consapevoli le persone sulla crescita di consumo di psicofarmaci e sui loro effettivi risultati a confronto dei disagi che inducono nel soggetto che li assume. Non tutti sanno che la composizione di queste pillole causano una serie di altri effetti non desiderati, che vengono comunque prodotti dalle sostanze assunte. Tali effetti sono spesso gravi, come intontimento, irritabilità, ansia, vertigini, violenza e suicidio tanto per citarne alcuni.

C’è in effetti da chiedersi quanto la diffusione e la crescita di tali pillole risponda anche ad una intensa attività di marketing.

C’è un chiaro incremento nell’utilizzo di psicofarmaci. Sembra che le persone preferiscano aggiustare i loro problemi di relazione con gli altri o con la vita in generale, assumendo uno psicofarmaco, piuttosto che agire in modo più responsabile. Sanno benissimo che lo psicofarmaco non li curerà minimamente. Non riescono a sopportare il disagio della vita e preferiscono assumere una sostanza che annebbi sufficientemente la coscienza in modo da superare la difficoltà.

Una madre al cui figlio erano stati prescritti degli psicofarmaci, dopo aver visto il figlio tredicenne rimanere silenzioso e fermo per giorni interi, si è rifiutata di continuarne la somministrazione. Evidentemente lei stessa, non la poteva considerare una cura.

E’ necessario informare sugli effetti collaterali e non, semplicemente, considerarli rari.

Di fatto, basterebbe riflettere. Quanti depressi hai visto guarire grazie agli psicofarmaci ? Guarire non avere qualche momento di euforia, per quello basterebbe un buon amico.

La cultura della pillola è molto comoda: Il “paziente” impaziente di dimenticare le proprie difficoltà preferisce risolvere con una semplice pillola pagata dal servizio sanitario. Invece di reagire ed impegnarsi in qualche attività.

L’azione del comitato

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus, è un’organizzazione di volontariato non a scopo di lucro, finalizzata a investigare e denunciare le violazioni psichiatriche dei diritti umani.

Il CCDU è stato fondato in Italia nel 1979 ed è diventato una Onlus nel 2004. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus è una organizzazione indipendente ed è collegato ideologicamente al CCHR (Citizen Commission on Human Rights), che ha sede a Los Angeles.

Il CCHR International è stato fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology e dal Professor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria all’Università di Syracuse, Stato di New York e autore di fama internazionale. A quel tempo le vittime della psichiatria erano una minoranza dimenticata, segregate in condizioni terribili nei manicomi sparsi nel mondo. In seguito a ciò, il CCHR elaborò una dichiarazione dei Diritti Umani sulla Salute Mentale che è diventata la linea guida per le riforme nel campo della salute mentale.

I volontari del CCDU, con questa campagna informativa, si sono ispirati alle parole di L. Ron Hubbard: “un essere è di valore solo nella misura in cui può essere utile agli altri”.
Dal sito della campagna: “ccdu.it” è possibile richiedere un kit informativo gratuito.

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