Può capitare a chiunque di fare un errore mentre si sta lavorando al PC e di fare un click di troppo eliminando un cartella che contiene dei documenti importanti o altro. E’ un cosa naturale ed è uno dei maggiori motivi di perdita dei dati.
Ma non solo l’errore umano, anche fattori esterni come problemi all’hardware oppure attacchi da parte di virus e malware possono causare la perdita di dati preziosi.
Quando i dati vengono persi da un disco rigido, schede di memoria o chiavette USB, i fattori che hanno portato a questo problema possono essere quindi molteplici:
– I file possono essere stati cancellati per sbaglio. Se i file eliminati si trovano ancora nel cestino è possibile recuperarli facilmente, altrimenti è necessario utilizzare dei software specifici per restaurarli.
– Il programma non ha funzionato a dovere non salvando il file oppure salvandolo in modo non corretto e rendendolo illeggibile.
– Il disco rigido è stato formattato accidentalmente.
– Un programma nocivo (virus) ha manipolato o eliminato dei dati presenti nel disco rigido.
– Danni meccanici dovuti a cause accidentali (cadute, incendi, allagamenti) possono fare si che alcuni file o l’interno disco rigido non possano più essere accessibili dal PC.
Che cosa fare quando ciò avviene?
In molti casi, fortunatamente, è possibile recuperare i file che si credevano persi grazie a software e metodologie per il recupero dei dati dall’hard disk. Un centro per il recupero dei dati può ricostruire i file anche quando i programmi standard non possono più fare nulla.
Di solito, quando il disco o l’unità danneggiata arriva nel laboratorio per essere analizzato, gli esperti analisti stabiliscono quali dati possono essere recuperati e lo comunicano al cliente. Si procede poi con il tentativo di riparazione, ad esempio, se sono danneggiati i circuiti elettronici del disco viene sostituito il componente difettoso.
Se non si tratta di un difetto elettronico i piatti del disco vengono rimontati in un altro alloggiamento. Tale operazione viene svolta in una camera con atmosfera messa in sicurezza, detta camera bianca, per evitare che i granelli di polvere possano causare danni ai supporti magnetici. Una volta concluso, i dati vengono letti e salvati su un nuovo supporto per essere consegnati al cliente.