I designer, e tutti coloro che sviluppano un prodotto possono avvalersi del PolyJet per creare pezzi stampati in formati 3D sia da materiali elastomerici che rigidi, così come in colori multipli. La selezione dei materiali include una gamma di opzioni con differente durezza Shore-A adatte a soddisfare qualsiasi applicazione, in termini di durevolezza. I pezzi realizzati con PolyJet presentano superfici lisce e sono in grado di supportare geometrie complesse con caratteristiche flessibili.
“L’aggiunta del PolyJet conferma i nostri sforzi per espandere ulteriormente le nostre capacità mantenendo un atteggiamento imparziale nei confronti delle diverse tecnologie,” ha dichiarato Daniel Cohn, General Manager per l’Europa centrale. “Siamo fermamente convinti dell’importanza di offrire una varietà di opzioni di produzione affinché i nostri clienti possano scegliere il processo che meglio si adatti alla loro applicazione specifica.”
Come altri processi di Stampa 3D, PolyJet realizza i pezzi strato dopo strato. La macchina nebulizza goccioline di fotopolimeri liquidi sulla piattaforma di stampa, dove vengono immediatamente polimerizzati con luce UV. A realizzazione completata, le strutture di supporto vengono rimosse e i pezzi sono pronti, senza richiedere finiture aggiuntive.
Il servizio di Stampa 3D di Protolabs include ora cinque tecnologie: stereolitografia, sinterizzazione laser selettiva, sinterizzazione laser diretta dei metalli, Multijet Fusion e PolyJet. Il software proprietario e l’approccio digitale dell’azienda alla produzione permettono ai clienti di caricare un file CAD 3D del loro progetto sul sito protolabs.it, ottenere un preventivo immediato e ricevere i pezzi stampati in 3D in pochi giorni.