Batterie Iphone e cartucce stampanti durano poco: in Francia si indaga sull’”obsolescenza programmata”

É in corso l’inchiesta transalpina sui beni realizzati volutamente per non funzionare più dopo un dato lasso di tempo. Una pratica industriale scorretta che è stata adottata - secondo l’accusa - dalle grandi multinazionali dell’elettronica

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I giudici francesi del tribunale di Nanterre hanno messo nel mirino Apple e altre grandi multinazionali dell’elettronica per “obsolescenza programmata”, l’invecchiamento precoce di beni di consumo come stampanti, cartucce e smartphone. Secondo i legali che seguono il caso, le aziende avrebbero realizzato di proposito beni programmati per rompersi o per smettere di funzionare dopo un lasso di tempo determinato, obbligando il consumatore a comprarne di nuovi. Dal 2006, la pratica di ridurre deliberatamente la durata di funzionamento di un prodotto, al fine di aumentare il tasso di sostituzione, è un reato punito dalla legge francese con 2 anni di reclusione e un’ammenda di 300 mila euro, che può aumentare fino al 5% del fatturato dell’azienda colpevole.

L’indagine è cominciata dopo un esposto dell’associazione Halte à l’Obsolescence Programmée (HOP) nei confronti dei colossi della stampa HP, Canon, Brother ed Epson, accusati di accorciare deliberatamente il ciclo vitale delle cartucce di inchiostro. In particolare è stato contestato come alcuni modelli di stampanti segnalassero l’esaurimento della cartuccia quando questa, in realtà, contenesse ancora il 15-20% di inchiostro. E come un litro di inchiostro delle cartucce originali sia arrivato a costare il doppio del corrispettivo di profumo Chanel n. 5. Criticata duramente anche la politica commerciale delle grandi multinazionali, che più volte negli ultimi anni hanno provato (per fortuna senza successo) ad ostacolare il mercato delle cartucce compatibili generiche.

Il segmento delle cartucce di inchiostro rappresenta circa il 20% del fatturato dei quattro colossi. Visto il costo elevato, molti consumatori hanno iniziato ad acquistare prodotti generici, che – eccetto la marca – rispecchiano in tutto e per tutto la cartuccia originale, in termini di compatibilità con il dispositivo e di qualità dell’inchiostro e del risultato finale. Sia al dettaglio che negli shop online (su internet arrivano a costare fino alla metà di quelle originali) sono facilmente reperibili cartucce compatibili Brother, Epson, HP e Canon, adatte ad ogni modello di stampante.

Dalle stampanti agli smartphone, il passo è breve. Il tema dell’obsolescenza è stato riproposto anche per gli Iphone e per il presunto calo “programmato” delle batterie. Apple ha respinto le accuse; nel frattempo, però, si è precipitata a ridurre il costo per la sostituzione della batteria da 89 a 29 €.
Il procuratore di Nanterre ha affidato l’inchiesta alla Direzione Generale Repressione Frodi del Ministero dell’Economia, accogliendo le dettagliate (e documentate) tesi di HOP. In Francia i tempi della giustizia sono più rapidi che in Italia; prima di arrivare ad affrettate conclusioni, è meglio attendere gli sviluppi della vicenda, che non dovrebbero tardare molto.

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