Link Juice: IL parametro SEO del 2019

Che il mondo della SEO fosse alquanto nebuloso e offuscato da coloro i quali sfruttano l’ignoranza del cliente per nascondere le proprie lacune lo davamo ormai per acquisito. Ma che ancora, all’alba del 2019, ci trovassimo a dover lavorare su progetti e siti totalmente privi di un minimo profilo di link juice… beh, questo davvero è motivo per un nuovo articolo del nostro blog!

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Sgombriamo subito il campo da equivoci o perplessità: la “link juice”, ovvero la quantità e qualità di link validi che una pagina web riceve in ingresso da un’altra, è il parametro di ranking più importante che, in settori mediamente o altamente competitivi, è determinante nel consentire ad un sito di posizionarsi meglio o peggio di concorrente. Perchè? Pensaci bene. Ipotizziamo che Google debba scegliere tra 100.000 pagine indicizzate nel suo database da mostrare all’utente per una data ricerca, tra le quali c’è la tua. Di queste:

 

    • magari 80.000 hanno contenuti scadenti o obsoleti

 

    • magari altre 10.000 non sono ottimizzate bene a livello di sito e pagina

 

    • magari altre 5.000 in quel momento sono offline o lente a caricare, e quindi scartate

 

    • ne rimangono “soltanto” 5.000, ed i posti in prima pagina sono 10… che si fa? Semplice, si verificano le referenze. Ecco, la tua link juice sono le tue referenze.

 

Ora, fatte le dovute premesse, analizziamo come abbiamo composto la frase in grassetto.

Link validi

Non abbiamo appositamente parlato di “backlink” o semplicemente “link”, ma di link validi: parliamo quindi dell’effettivo valore in ingresso dei link esterni, e del contributo a livello di ranking che tali link passano effettivamente al tuo sito. Perchè lo ripetiamo ancora una volta: non tutti i link alimentano il ranking del tuo sito, ma solo quelli che vengono visti dal motore di ricerca come:

– naturali
– inerenti
– indicativi

Il problema non è quindi “beh ho 100 link di cui 90 forse di bassa qualità, ma qualcosa fanno”… Quei 900 semplicemente saranno ignorati da Google. Quindi la tua link juice sarà alimentata da quei soli 10 link che il motore di ricerca ha ritenuto naturali, gli altri (se non portano traffico) saranno perfettamente inutili. Cosa significa “naturali”? Ecco due esempi (il testo in corsivo è il link):

Websenior, che offre servizi seo monza
Websenior, agenzia che offre servizi SEO nel territorio di Monza

Il primo non è naturale, il secondo sì. E’ altresì vero che il primo SAREBBE più efficace: peccato che correrebbe il rischio di non essere considerato, quindi di non alimentare la link juice.

Abbiamo poi indicato il concetto di inerenza: se il link di cui sopra è posizionato su una pagina di un blog che parla di finanziamenti, beh capirai bene che risulterebbe quantomeno sospetto a Google: quale nesso può esserci tra le due pagine? Torniamo al risultato espresso poco fa: quel link non avrebbe alcun peso in termini di ranking per la pagina che lo riceve.

Infine, abbiamo detto “indicativi”: è questo un aspetto controllato dai webmaster per evitare che un link in uscita trasmetta link juice ma sia semplicemente contestuale al contenuto e lo arricchisca con eventuali approfondimenti. In questi casi, il webmaster (o SEO) configura il link con l’attributo NO FOLLOW, che sta appunto a indicare a Google di “non seguire il link” in termini di ranking.

Quantità e qualità

Parliamo quindi di numero di link in ingresso e qualità degli stessi: è il giusto bilanciamento tra questi due valori a creare la link juice. Ma è preferibile avere 100 link validi di bassa qualità o 10 di alta qualità? Dipende. Cominciamo dalla quantità: spesso molti SEO trascurano il fatto che una pagina in sola lingua italiana che parla di un argomento tecnico molto specifico non può ricevere 1.000.000 di link, perchè risulterebbe quanto meno sospetto… La quantità che alimenta la link juice deve essere coerente con la tipologia di argomento trattato dalla pagina, certo meglio un link in ingresso in più che uno in meno, ma sempre con un profilo che risulti naturale.

Sul discorso qualità invece potremmo scrivere decine di articoli… Ci limitiamo ad esporti questo ragionamento: se un link è utile ed in evidenza per l’utente finale, allora lo sarà anche per il motore di ricerca, che attribuirà ad esso un peso decisamente alto. Se, al contrario, quello stesso link è posizionato nel footer o nella pagina dei crediti… che importanza pensi possa avere agli occhi di Google?

Pagina web

Abbiamo enunciato che la link juice si riferisce ai link validi che “una pagina web riceve in ingresso da un’altra”: è questo un concetto terribilmente importante. I link non si passano da sito a sito ma da pagina a pagina: torniamo un pò al concetto di qualità visto sopra, ma legandolo alla pagina nel quale il link in uscita è posizionato. Nel 99% dei casi i profili di backlink dei clienti con i quali iniziamo un nuovo progetto SEO sono composti unicamente da link in ingresso da pagine poco importanti, a loro volta piene zeppe di altri link in uscita, del tutto fuori contesto o comunque dalle metriche molto basse (le metriche consentono di capire quanto Google ritiene autorevole quella determinata pagina in senso assoluto e relativamente al contenuto trattato). Per quanto questi link alimentino comunque la link juice, lo fanno in modo molto debole: è altresì evidente che un sito molto importante, con metriche elevate e con un traffico di milioni di utenti ogni mese, non si sognerà mai di linkare in home page un sito minuscolo con poche migliaia di visite… a meno che non ne abbia un ritorno economico.

Quindi?

Quindi fare link building è:

– difficile, perchè bisogna ottenere i link in ingresso naturali, inerenti e indicativi
– costoso, perchè gli stessi link devono avere una qualità elevata, essere quantitativamente numerosi e posizionati su pagine dalle metriche importanti

Sono pochi i siti che consentono di implementare questa tipologia di link, e come tutte le cose rare da trovare si fanno pagare profumatamente: diffida da chi ti promette di creare un valido ed efficace profilo di backlink per il tuo sito con budget irrisori e… diffida ancora di meno da chi ti dice che la link building non serve!

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