“Sono l’uomo dei dazi. Quando persone o Paesi vengono da noi per saccheggiare la grande ricchezza della nostra nazione, devono pagare“.
Martedì, con una serie di tweet sulla “guerra dei dazi” con la Cina, il presidente statunitense Donald Trump ha contribuito a far impazzire i mercati, con pesanti perdite per alcune aziende americane: il NASDAQ ad esempio ha perso quasi il 3,8%.
Trump ha messo in dubbio con le sue dichiarazioni la fine della guerra commerciale con la Cina, dopo che lo scorso weekend – durante il G20 di Buenos Aires – aveva trovato un accordo con il presidente Xi Jinping per sospendere l’introduzione di dazi.
Le speranze di una tregua si sono affievolite dopo l’ennesimo tweet dell’inquilino della Casa Bianca, arrivato in serata, a mercati già chiusi.
“O troveremo un vero accordo o non ci sarà proprio un accordo. E in quel caso imporremo nuovi dazi sui prodotti cinesi in arrivo negli Usa“, si legge.
Secondo gli esperti del settore questo accordo ci sarà, ma non subito, come spiega Robert Halver, analista economico: “I mercati dubitano che arriveranno risultati in tempi rapidi. Ma sono ottimista sul fatto che vedremo dei risultati, perché i cinesi hanno recentemente dichiarato di essere molto ottimisti, quindi ci sarà un accordo. Non quest’anno, ma in seguito“.
La risposta cinese
La Cina intanto ha inviato segnali di distensione, attraverso un breve comunicato pubblicato sul sito del ministero del commercio, con il quale il governo di Pechino auspica che ci possa essere un confronto aperto tra le due parti per risolvere la questione.