Cop24: l’intesa c’è ma è poco ambiziosa

L'accordo della Cop 24, la conferenza sul clima dell'Onu di Katowice, si ferma a metà strada.

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Per i più ambiziosi il documento finale resta generico anche se consente al processo avviato con l’Accordo di Parigi nel 2015 di andare avanti e diventare esecutivo fra due anni.

Questo infatti stabilisce il Libro delle regole comuni che permetteranno di calcolare le emissioni di gas serra e la riduzione di CO2.

Il presidente della Cop24 Michal Kurtyka cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno:

“Come ho già avuto modo di dire, l’accordo riposa su una base fragile, bisogna dare per ricevere. Dobbiamo osare fare passi avantiper salvare il pianeta”.

Katowice probabilmente non entrerà nella storia della lotta al cambiamento climatico ma a in Polonia ieri gli animi erano volti all’ottimismo. Come dimostra la ministra degli Esteri tedesca, Svenja Schulze:

“Sono molto contenta : è la seconda volta che il mondo dice sì all’accordo di Parigi, abbiamo deto cosa vogliamo ridurre, quali sono i nostri obiettivi e come vogliamo raggiungerli. Ci siamo messi d’accordo sulle regole e questo a livello globale. È un grande risultato”.

Le questioni più problmatiche come il finanziamento dei Paesi più vulnerabili, le questioni che seguiranno il 2020 sono rinviate almeno fino al vertice mondiale sul clima, convocato dal segretario dell’Onu Antonio Guterres per settembre.

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