L’Italia ha votato a favore mentre Stati Uniti e Ungheria hanno votato contro. Il documento, che non è vincolante, prevede migliori coondizioni di accoglienza nei confronti di una cifra vicina ai 25 milioni di persone e un aiuto a quei paesi che se ne fanno carico. Fra i contrari si diceva Budapest, che considera l’attuale legislazione piu che sufficiente per affrontare il problema.
Così Katalin Bogyay rapppresentante ungherese all’Onu: “Il governo magiaro è preoccupato a proposito della differenziazione fra rifugiati e migranti così come sulla natura voltonaria della responsabilità condivisa che non è adeguatamente riflessa in questo documento”.
Documento che susciterà feroci polemiche anche per quello che è apparso uno muro contro muro fra governi conservatori che possono avere dei torti da una parte e un palazzo di vetro che è sembrato ergersi a un ruolo di censore che non è piaciuto a molte nazioni, come traspare dalle parole di Filippo Grandi, Alto Commissario all’Onu: “Questo nostro mondo spesso, volta le spalle alle persone in difficoltà, ed alle volte ha anche usato vergognosamente il dolore dell’esilio a fini politici, demonizzando il fenomeno e demonizzando rifugiati, migranti e a volte persino gli stranieri”.
Il voto non sembra destinato a risolvere granché e pare che dividerà i paesi anziché unirli nella ricerca della soluzione del problema. L’impressione è quellla dell’ennesima occasione sprecata.