Un video amatoriale, condiviso sui social migliaia di volte, che sembra una scena dell’Apocalisse di Giovanni: la furia dell’acqua si abbatte sul concerto in spiaggia a Banten, in Indonesia, e spazza via il palco e la band, il gruppo pop Seventeen.
Il bassista e il manager sono morti, altri membri della band sono dispersi. Lo tsunami ha colto di sorpresa gli oltre 250 invitati alla festa.
Il muro d’acqua si è alzato quasi senza preavviso e non ha lasciato scampo a 280 persone lungo la costa, tra le isole di Giava e Sumatra, ma il bilancio delle vittime è provvisorio.
Il presidente Joko Widodo ha dichiarato che saranno acquistate nuove strumentazioni: “Ho ordinato un controllo di tutte le apparecchiature di rilevamento tsunami e la sostituzione di quelle rotte. Penso che nel nuovo esercizio finanziario, all’inizio di gennaio, sostituiremo gli strumenti obsoleti, rotti o vecchi, che non funzionano o non possono più essere utilizzati“.
Non c’è pace per l’Indonesia: in luglio e agosto il terremoto aveva colpito l’isola di Lombok; un mese più tardi il doppio sisma e lo tsunami a Sulawesi.
Il disastro ha sconvolto il Paese 14 anni dopo lo tsunami che provocò 200.000 vittime.