A causa di un intenso sciame sismico, si è aperta una frattura eruttiva alla base del cratere di sud est: dal vulcano si è alzata una spessa coltre di fumo, visibile da decine di chilometri di distanza.
Le scosse — centinaia in tre ore — sono iniziate intorno alle 9 della mattina: la più intensa, a sei chilometri da Zafferana Etnea, ha superato magnitudo 4.
La situazione è sotto controllo: l’attività del vulcano è costantemente monitorata dagli esperti dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia.
“Dopo le nove del mattino abbiamo iniziato a riscontrare uno sciame sismico –spiega Eugenio Privitera dell’Osservatorio etneo– al momento sono stati registrati più di 300 eventi sismici, la maggior parte dei quali localizzati a debole profondità, sotto i crateri sommitali. A partire da un certo orario abbiamo osservato che la sismicità ha interessato un po’ tutto l’Etna e, in particolare, il bordo meridionale della Valle del Bove“.
L’aeroporto di Catania ha operato per buona parte della giornata con qualche restrizione: il Nucleo di Coordinamento Operativo deciderà le eventuali variazioni sui voli nei giorni a venire.etna
sicilia+catania