Crisi in Romania, le Ong raccolgono fondi per costruire gli ospedali

Le associazioni stanno prendendo in mano la situazione per la costruzione di strade

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In Romania, uno dei membri più poveri dell’Unione europea, che da gennaio – per la prima volta nella storia – avrà la presidenza di turno dell’Unione, associazioni e onlus stanno prendendo in mano la situazione e raccogliendo fondi per costruire ospedali e strade, in assenza di interventi statali.

Oana e Carmen vivono a Bucarest dove hanno avviato una raccolta fondi per un ospedale per i bambini malati di cancro, il primo del Paese. Per il progetto, le cofondatrici dell’organizzazione Daruieste Viata(“Give a Life”) hanno raccolto quattro milioni in tre settimane.

Quando così tante persone donano per un ospedale, significa qualcosa. È quasi innaturale che sia una ong a costruire il primo ospedale degli ultimi 30 anni. È uno schiaffo allo Stato romeno che non sta facendo il suo lavoro“, afferma Oana Gheorghiu.

Sempre nella capitale, la Ong “MagiCamp” ha raccolto oltre un milione per costruire una casa che accoglierà i familiari dei piccoli pazienti oncologici. “Progetti di questo tipo vanno al di là di quanto normalmente fanno le Ong degli altri Paesi. È un modo per compensare i fallimenti dello Stato romeno“, sostiene Vlad Voiculescu.

Il tasso di sopravvivenza da cancro in Romania è tra i più bassi d’Europa e la mortalità infantile è doppio rispetto alla media europea. Le autorità romene hanno promesso di costruire ospedali con l’aiuto dei fondi europei ma ancora nulla è stato fatto. Da gennaio il Paese assumerà la presidenza di turno dell’Unione.

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