La giornata bollente della politica italiana fra bagarre in aula e le rivendicazioni di Conte

Conflitti molto accesi nella Camera per quanto riguarda la manovra economica

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E’ scoppiata la bagarre in aula alla camera venerdì mattina, durante l’ultima discussione sulla manovra economica. Fra tensioni, spintoni e proteste, le opposizioni sono state così rumorose in aula che il presidente Fico ha deciso di sospendere la seduta per 10 minuti, convocando la riunione dei capigruppo per decidere sul prosieguo dei lavori.

La critica forte e scomposta dei rappresentanti delle opposizioni verteva soprattutto sullo svolgimento dei lavori nella notte in Commissione bilancio dove la manovra è stata licenziata e dove il presidente della commissione bilancio, Claudio Borghi, non ha consentito la votazione degli emendamenti.

La seconda parte della giornata è stata invece catalizzata dalla conferenza di fine anno di Giuseppe Conte, presso la sala della presidenza del consiglio. Conte ha toccato molti temi, ma su alcuni si è prolungato approfondendo con i cronisti parlamentari i temi più sensibili che hanno caratterizzato il suo governo in questa prima prima parte sin dalla sua costituzione.

“Non ho mai consentito – ha precisato Conte – che mettessero in discussione i punti qualificanti della nostra manovra e devo dare atto che non hanno mai cercato di valutare nel merito le misure che abbiamo proposto. L’interlocuzione ha riguardato i saldi finali”.

L’ultimo appuntamento con il cuore dell’agenda politica italiana sarà per sabato 31 dicembre, in cui è previsto il voto finale sul bilancio, così come è previsto il proseguimento delle proteste da parte delle opposizioni.

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