Questo sabato in migliaia sono scesi in strada a Belgrado per quella che è la quarta settimana di manifestazioni antigovernative.
Circa 25.000 persone hanno preso parte all’evento. Vucic, prima nazionalista diventato pro Europa, è accusato di avere instaurato un sistema autocratico e di praticare un totale controllo sui media.
Una donna aggiunge: “Va tutto male. Non abbiamo libertà nei media né libertà per i giornalisti”.
Moltissimi avevano dei fischietti, un oggetto diventato simbolo delle proteste di piazza nel paese, dal tempo dell’ex presidente Milosevic negli anni ’90. Ci sono stati diversi scontri e il movimento “Alleanza per la Serbia” ha accusato attivisti pro presidente di essere all’origine di quelle che ha definito provocazioni.
Dal canto l’Unione europea lo ha invitato a migliorare la situazione soprattutto per ciò che riguarda la libertà dei media.
Così il nostro corrispondente: “Ci soono proteste ogni settimana ormai da un mese. Adesso la domanda è se le opposizioni riusciranno a mantenere questa pressione e se soprattutto il governo, e il presidente Vucic, saranno a un certo punto costretti ad ascoltare e dare delle risposte alle richieste di cambiamento”.