La firma è arrivata a poco più di 24 ore dalla fine del 2018: alle 19 e 30 di domenica 30 dicembre, Sergio Mattarella appone il suo sigillo e la manovra gialloverde – una delle più controverse e contestate nella storia repubblicana – diventa legge.
Dopo un iter parlamentare tutt’altro che sereno, il governo può ora guardare al futuro sapendo di aver scongiurato la procedura d’infrazione senza perdite rilevanti in termini di consensi, nonostante il sostanziale ridimensionamento delle promesse iniziali
“Ora i mercati sono stati accontentati – spiega l’analista Reuters Gavin Jones – il governo ha ottenuto l’approvazione del suo budget senza dover eliminare le misure più popolari. Certo, hanno avuto meno denaro a disposizione di quanto avessero pianificato inizialmente, ma il governo è ancora popolare”.