Il 2019 sarà l’anno di Vox in Spagna, l’anno in cui il partito di estrema destra di Santiago Abascal irromperà nelle istituzioni per diventare una forza chiave per la formazione del governo. Lo dicono i sondaggi, incluso quello condotto da Sigma per il quotidiano “El Mundo” secondo il quale, se si tenessero oggi le elezioni, Vox otterebbe il 13% dei consensi e tra i 43 e i 45 seggi in Parlamento. Un vero e proprio boom dell’ultradestra. Il Partito Popolare (Pp) passerebbe dal 33% attuale al 19%, perdendo quasi la metà dei suoi seggi. In crescita Ciudadanos di Albert Rivera.
Il partito socialista (Psoe) del premier Pedro Sanchez resterebbe il primo, con il 22,6% dei voti, risultato simile a quello ottenuto nel 2016 e non sufficiente a governare neanche alleandosi con i nazionalisti e con Unidos Podemos, soprattutto perché anche quest’ultimo potrebbe subire una sconfitta alle urne perdendo quasi un terzo dei suoi deputati.
Secondo Sigma, questo blocco si fermerebbe infatti al 44,2% mentre un’eventuale coalizione Partito Popolare-Ciudadanos e Vox raggiungerebbe il 50,9%, stravolgendo lo scacchiere politico nazionale così come avvenuto in Andalusia dove l’estrema destra ha fatto il suo ingresso per la prima volta in un parlamento regionale.