Il compagno l’ha picchiata e poi l’ha scaraventata dalla finestra, facendole fare un volo di due piani che l’ha resa paraplegica. Eppure Aida – nome fittizio di una 31enne francese di Le Mans – non percepirà il 100% dell’indennità che le spetterebbe.
Secondo la Commissione per il risarcimento delle vittime di reati (Civi) la donna sarebbe “parzialmente responsabile” di quanto accaduto perché rimasta di sua volontà nella casa del compagno, condannato nel 2016 a 15 anni di reclusione.
I fatti risalgono al 24 agosto 2013. A inizio serata la polizia riceve una chiamata e si reca nella casa dove si trova Aida, ai tempi 25enne, a causa di una lite tra il suo compagno e il proprietario dell’appartamento.
Gli agenti notano che la donna ha un occhio tumefatto e le proprongono di accompagnarla alla stazione, in modo che possa prendere un treno per tornare a casa della famiglia ad Alençon. È troppo tardi però per prendere l’ultimo treno e i taxi sono troppo cari.
Le restano due possibilità: dormire per strada o tornare a casa del compagno che, come rivelato da Mathias Jarry, uno dei legali della donna, all’agenzia Afp, l’aveva picchiata più volte in passato, anche se Aida non aveva mai fatto ricorso a cure mediche.
Subito dopo il suo ritorno a casa, il compagno l’ha prima insultata e minacciata, poi l’ha aggredita, scagliandola dalla finestra. Intorno alle 3.30 i vicini, allarmati dalle urla, hanno chiamato nuovamente la polizia.
Quando sono arrivati sul posto gli agenti hanno trovato Aida davanti all’ingresso dell’edificio: era incosciente e aveva diverse escoriazioni sul volto. A causa della caduta Aida è rimasta paralizzata dalla vita in giù.
Nel 2016 un giudice ha fissato a 90mila euro la cifra del rimborso per la donna – cifra che sarebbe servita a coprire le cure mediche e altre spese – ma la Commissione per il risarcimento delle vittime di reati ha deciso di garantirne solo una parte.
“Ritengono che la responsabilità sia condivisa e che la nostra cliente abbia commesso un errore tornando a casa del compagno”, ha detto Jarry all’Afp.
I legali di Aida hanno presentato ricorso alla Commissione. L’udienza si terrà nel maggio 2019.