La procura nipponica ha notificato al presidente di Renault due nuovi capi d’accusa per cattiva condotta finanziaria, abuso di fiducia e per aver dichiarato guadagni inferiori a quelli realmente percepiti nei precedenti anni fiscali.
Ghosn, rinchiuso in carcere dallo scorso novembre, col privilegio raro di poter disporre di una cella personale e di un letto (cosa rara nelle case circondariali del Sol Levante), era già stato accusato di aver frodato il fisco giapponese.
Nel corso della prima udienza ha negato di essere colpevole dei reati che gli vengono contestati. Va ricordato che l’alto dirigente non è più residente fiscalmente in Francia dal 2012.