Il governo ha scelto la linea dura: il primo ministro Edouard Philippe in un’intervista tv ha annunciato che i violenti «non avranno l’ultima parola» e che verrà discusso un daspo per reprimere gli atti di violenza di alcuni manifestanti. Prevista anche la schedatura dei violenti. L’ultima manifestazione dei gilet gialli del resto è stata caratterizzata da alcuni atti di violenza come l’assalto al ministero per i rapporti col parlamento con un carrello elevatore da cantiere e l’immagine del pugile Dettinger che prendeva a pugni dei poliziotti sul ponte Senghor a Parigi e che ora è in stato di fermo.
Gilet Gialli, Atto IX: fra le nuove misure previste e l’attesa di una mobilitazione più forte
Oggi sarà il nono appuntamento consecutivo della protesta dei gilet gialli contro il governo Macron e, le autorità francesi si aspettano una mobilitazione più forte.
Come per ogni sabato – a eccezione del 5 dicembre – , inoltre, i manifestanti non hanno reso pubblico il percorso che prenderà il corteo, L’unico dato certo è che i gilet gialli si sono dati appuntamento a Bourges, nel centro del paese, equidistante dalle principali città. La confusione è dunque assicurata, per questo è stato previsto lo schieramento di alcuni reparti delle brigate anticriminalità per l’intervento rapido che circonderanno la capitale.